Chi è Josu Ternera, l'ultimo leader dell'ETA a processo a Parigi

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Un'immagine di Josu Ternera Diritti d'autore Bob Edme/Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.
Di Pablo RamiroAntonio Storto
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Fu lui ad annunciare, nel 2018, lo scioglimento del gruppo terrorista basco. È accusato di crimini e attentati molto gravi. Ma in sua difesa si sono levati intellettuali di primissimo piano

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José Antonio Urrutikoetxea, 'Josu Ternera', lo storico leader dell'organizzazione terroristica basco-separatista ETA, siederà oggi e domani sul banco degli imputati della Corte di giustizia di Parigi, in uno dei due processi prendenti che ancora gli restano da affrontare in Francia, prima della sua eventuale estradizione alla giustizia spagnola. 

 "Ternera ("Vitello", in spagnolo) era stato messo sotto controllo giudiziario dal luglio dal 2020, con un braccialetto elettronico in attesa del giudizio del tribunale. 

Il suo arresto, avvenuto nel maggio 2019 sulle Alpi francesi, aveva messo fine a una latitanza durata oltre 17 anni. 

Una vita violenta

Nato a Miraballes, in Biscaglia, il 24 dicembre 1950, a 20 anni Urrutikoetxea era già un membro attivo dell'ETA.

Durante gli anni '70 partecipò a diverse azioni eclatanti con l'organizzazione terroristica, tra cui il furto  di più di 3.000 chili di dinamite avvenuto nel 1971 nella città basca di Hernani: parte dell'esplosivo sarebbe stata in seguito usata nell'assassinio di Luis Carrero Blanco, ex generale che all'epoca dell'assassinio, avvenuto nel dicembre del 1973, ricopriva da un semestre la carica di capo del governo sotto il regime dittatoriale di Francisco Franco.

Due anni dopo, appena 24enne, Josu era già il capo politico del gruppo, ma fu nel 1977 che ne divenne a tutti gli effetti il leader, guidando l'organizzazione terroristica per tutti gli anni ottanta, il decennio più sanguinoso nel ciclo di vita dell'ETA.

La leadership

È in quel periodo che il manager della Michelin Luis María Hergueta Guinea viene assassinato. Due testimoni, condannati per aver collaborato con l'ETA, assicurano che Urrutikoetxea chiese loro una foto del direttore della società. 

Il 25 giugno del 1980, tre giovani seguono Hergueta mentre rientra a casa per il pranzo e gli sparano due colpi alla testa. Il dirigente muore durante il tragitto verso l'ospedale: l'assassionio  è uno dei casi ancora pendenti  per i quali la Spagna ha richiesto l'estradizione di Urrutikoetxea.

Vita politica

Arrestato una prima volta  in Francia nel 1989 ed estradato in Spagna nel 1995, Josu Ternera ha passato cinque anni in prigione. Da allora, e fino al 2002 è stato membro del partito Euskal Herritarrok e anche membro della Commissione dei Diritti Umani del Parlamento Basco. Accusato del massacro della caserma della Guardia Civile di Saragozza nel 1987, in cui morirono 11 persone, tra cui cinque minori, Ternera decise di fuggire in Francia, restando latitante fino al suo arresto avvenuto 17 anni dopo.

Era l'ultimo leader della banda ancora in circolazione, dopo la deposizione delle armi avvenuta nel 2018. Fu lui stesso a comunicare la cessazione dell'attività del gruppo terroristico. La sua voce inconfondibile ha letto il comunicato che ha messo fine all'attività dell'ETA, che ha lasciato più di 800 morti nei suoi quasi 50 anni di storia.

Arresto

La Guardia Civil spagnola e la Direction Générale de la Sécurité francese lo hanno arrestato il 16 maggio 2019 mentre andava in un centro medico nella città di Sallanches per curare il cancro di cui soffre. Da allora, l'ex leader dell'ETA è stato in detenzione provvisoria fino a quando nel luglio dello scorso anno la giustizia gli ha concesso la libertà vigilata in ragione del suo stato di salute. Attualmente vive in un appartamento a Parigi ed è controllato da un braccialetto elettronico.

Ci sono diversi ordini di estradizione emessi dalla Spagna per l'ex leader. L'ultimo, approvato dalla Francia nel gennaio di quest'anno, per l'omicidio del dirigente Michelin nel 1980. Ma anche altri per l'autobomba della caserma di Saragozza che ha ucciso 11 persone tra cui cinque bambini. Nell'ottobre 2020, la Francia ha accettato di estradarlo per aver partecipato al finanziamento dell'organizzazione terroristica attraverso le herriko tabernas.

Nuovo processo

Ternera è accusato in Francia di "associazione per delinquere" per aver continuato a mantenere il controllo dell'organizzazione terroristica tra il 2011 e il 2013 nascondendosi ad Ariège, una città francese al confine con la Spagna. L'ex leader separatista è stato condannato nel 2017 a otto anni di prigione dalla giustizia francese. Non essendo stato presente al processo, Urrutikoetxea chiese, esercitando il suo diritto, che il processo fosse ripetuto in sua presenza.

Sostegno internazionale

Alla vigilia del processo di martedì, più di trecento intellettuali, giuristi e persino premi Nobel hanno firmato un manifesto contro il processo al leader dell'ETA, che considerano, secondo il testo stesso, un "negoziatore di pace". Ternera sarebbe sotto processo, come si legge nel documento, per attività che "sono direttamente legate alla preparazione dal 2002 al 2005 dei negoziati di pace e, dal 2010 in poi, con la tabella di marcia concordata per la risoluzione del conflitto in cui lui era uno degli attori principali". Tra i firmatari ci sono personalità come Noam Chomsky o Clementine Au

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