A quaranta giorni dall'inizio delle Olimpiadi di Tokyo, interviene il responsabile dell'OMS per il Giappone: "Non saranno Giochi completamente liberi", dice. Annunciando restrizioni per gli spettatori giapponesi, gli unici che potranno assistere alle gare (dopo un tampone). E cresce il malcontento
Cosa non si fa per salvare le Olimpiadi di Tokyo2020...
A quaranta giorni dall'inizio, il governo giapponese si appresta a sospendere lo stato definito di 'quasi emergenza' in tre prefetture del paese, in linea con il calo dei casi di Covid-19 e e l'abbassamento del tasso di criticità delle strutture ospedaliere.
Le restrizioni a Gunma, Ishikawa e Kumamoto verranno rimosse a partire da lunedì, mentre si attende la prossima settimana per altre cinque prefetture: Saitama, Chiba, Kanagawa, Gifu e Mie.
Restrizioni a Tokyo e tampone per gli spettatori
Ma a Tokyo - dove dal 23 luglio all'8 agosto sono in programma i Giochi Olimpici - lo stato d'emergenza durerà almeno fino al 20 giugno, 33 giorni prima dell'accensione della fiaccola olimpica.
E, secondo i sondaggi più recenti, **quattro giapponesi su cinque vogliono che le Olimpiadi vengano ulteriormente rinviate.
****Anche un noto quotidiano, da fine maggio, sta raccogliendo firme per l'annullamento dei Giochi.
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Interviene Nobuhiko Okabe, responsabile OMS per il Giappone:
"Non vogliamo che la gente si sposti troppo. Questa è la nostra necessità. Mi sembra impossibile che le Olimpiadi possano essere completamente aperte al pubblico, ci saranno restrizioni anche nel periodo dei Giochi".
In tv o negli impianti sportivi?
Le Olimpiadi saranno, comunque, aperte solo ai cittadini (anche non giapponesi) residenti in Giappone. Niente cittadini stranieri, a parte le delegazioni sportive.
È possibile, tra l'altro, che un tampone sia obbligatoriamente richiesto ad ogni spettatore che voglia entrare in un impianto sportivo per una competizione del programma olimpico.
"In alternativa, guardate i Giochi alla tv!", ha esclamato Hidemasa Nakamura, Main Operation Chief di Tokyo2020.
Il presidente del Comitato organizzatore di Tokyo2020m Seiko Hashimoto, è stato più possibilista: "Andate pure negli impianti sportivi, ma con le dovute precauzioni".
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Vaccinazioni a rilento, ma in ripresa. E la fiamma olimpica va...
Con l'inizio delle Olimpiadi (e delle Paralimpiadi) e l'avvicinarsi delle elezioni politiche in autunno, il governo del premier Yoshihide Suga sta tentando con ogni mezzo di velocizzare la campagna vaccinale, finora molto a rilento. Ma ora in graduale ripresa.
Giovedi è stato raggiunto il traguardo delle 20 milioni di vaccinazioni (su 126 milioni di abitanti), che rappresentano il 12% della popolazione, per la maggior parte residenti con più di 65 anni di età. Tuttavia, le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino non superano il 4% della popolazione.
La fiamma olimpica, intanto, sta continuando il suo viaggio verso Tokyo.
Al fatidico - tanto atteso - 23 luglio manca ormai pochissimo.