Resistenza: gli eroi di Arischia riscoperti dopo 77 anni

A mani nude contro plotone di esecuzione: 4 medaglie al valore
A mani nude contro plotone di esecuzione: 4 medaglie al valore
Diritti d'autore 
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - PESCARA, 29 MAG - Catturati dai tedeschi e messi al muro per essere fucilati si scagliarono a mani nude contro i soldati: in questo modo due di loro si riuscirono a salvare grazie al sacrificio dei compagni. È questo l'episodio, avvenuto ad Arischia (L'Aquila) l'11 giugno 1944, riscoperto e celebrato dopo 77 anni in occasione del centenario di nascita della medaglia d'oro al valor militare Renato Berardinucci, ucciso a 23 anni. I martiri di Arischia - oltre a Berardinucci, Vermondo Di Federico (medaglia d'oro al valor militare alla memoria) e i due scampati alla morte Giuseppe Padovano (medaglia d'argento al valor militare) e Umberto Collepalumbo (medaglia di bronzo al valor militare) saranno celebrati il primo giugno a Pescara con la manifestazione "4 medaglie per la libertà". La figura di Berardinucci e le vicende della sua banda sono state ricostruite dallo storico Marco Patricelli nel libro 'Il partigiano americano'. "Il 1 giugno ricorderemo questo episodio che è stato trascurato per troppi anni - ha spiegato il sindaco di Pescara, Carlo Masci - e quindi vogliamo celebrare l'eroismo di chi ad Arischia ha perso la vita salvando altre persone. Avremo i parenti delle due vittime e i figli di coloro che si sono salvati. Mi piace anche ricordare l'aneddoto di Umberto Collepalumbo che è stato poi agente della Polizia Municipale di Pescara e quindi per lui c'è stato un legame ancora più forte con la nostra città". "Ci auguriamo - ha sottolineato il presidente del Consiglio Comunale di Pescara, Marcello Antonelli - che di fronte a iniziative di questo tipo ci sia il coinvolgimento dell'intero Consiglio Comunale. Quando si parla di eroismo e libertà ci deve essere condivisione". Il vicesindaco di Picciano (Pescara), Daniela Di Federico, pronipote di Vermondo, ha ringraziato il Comune di Pescara per l'iniziativa. "Sono doppiamente coinvolta in questa cerimonia - ha detto - come amministratore e per motivi familiari. Questi eroi devono essere ricordati perché hanno messo a rischio la loro vita e due di loro l'hanno persa per salvare altre persone". (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Ucraina: arrestato e poi rilasciato su cauzione il ministro dell'agricoltura Mykola Solsky

India al voto: elezioni in più fasi, quattro morti ai seggi per il caldo

Via libera della Commissione Ue alle modifiche del Piano di ripresa e resilienza