Budapest: riparte lo sport per le persone con disabilità (e la sensibilità sociale è aumentata)

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Di Cristiano TassinariEuronews Hungary
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Attività fisica e socializzazione: è questo che le persone con disabilità hanno perso maggiormente durante la pandemia, secondo l'indagine della Suhanj! Foundation di Budapest. Per le persone con disabilità, lo sport è molto importante e tornare a praticarlo è un'autentica boccata di vita...

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Gli sportivi disabili stanno ricominciando ad allenarsi.
Dove? Nella palestra integrata della Suhanj! Foundation di Budapest.

Non solo allenamento, però.
Il sondaggio realizzato della Fondazione suggerisce che la sensibilità sociale e la disponibilità generale verso le persone con disabilitài è aumentata durante la pandemia in Ungheria.

Prima di tutto, serve una spiegazione: Il nome della fondazione, Suhanj!, è la forma imperativa di un verbo ungherese difficile da tradurre. Suggerisce un movimento rapido, grazioso e silenzioso, come quello di un uccello rapace o di un gatto, qualcosa che è difficile da intravedere, ma c'è, esiste...

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In palestra c'è tempo anche per l'intervista.Euronews

"Con la pandemia, ho dovuto abituarmi ad una nuova vita"

Socializzazione ed esercizio fisico: è questo che le persone con disabilità hanno perso maggiormente durante la pandemia, secondo l'indagine della Suhanj! Foundation, ma hanno anche sperimentato un maggiore senso globale di consapevolezza sociale.

Per le persone con disabilità, lo sport è molto importante, per il suo potenziale di costruzione della comunità e perché aumenta indipendenza e fiducia.
Anche Zoltán Fenyvesi, maratoneta e allenatore della Fondazione Suhanj, ha trovato difficile superato il periodo della pandemia.

Spiega Zoltán, con una certa dose di autoironia:
"La mia vita era abbastanza movimentata prima e poi, da un giorno all'altro, ho dovuto essere confinato tra quattro mura. Il che è stato paradossalmente interessante, perchè la mia prima diagnosi fu proprio cosi: passerai tutta la vita in casa, mi dissero. E, infatti, questo si è avverato, l'anno scorso. È stato molto strano non essere in grado di uscire e vedere gli amici, non essere in grado di uscire e allenarmi, nessuna competizione, nessun esercizio... Tutto questo mi ha allontanato dal mio ambiente normale e ho dovuto abituarmi a una nuova vita".

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Zoltán arriva in palestra con la sua sedia a rotelle.Euronews

"Maggiore disponibilità e sensibilità sociale"

Tuttavia, l'indagine della Fondazione Suhanj ha anche mostrato che le persone con disabilità hanno potuto provare sulla loro pelle una maggiore comprensione e disponibilità rispetto a prima, anche nell'isolamento forzato e con le regole di distanziamento sociale.

Spiega Eszter Hermann, la portavoce della Suhanj! Foundation:
"Volevamo anche sapere, al di là delle difficoltà, come era cambiato l'atteggiamento o la disponibilità della gente per strada nei confronti dei disabili durante il periodo del Coronavirus. Dai risultati del questionario abbiamo concluso che l'ultimo anno ha sicuramente aumentato il livello di sensibilità sociale e di disponibilità. E questo è sicuramente un aspetto positivo".

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"La sensibilità sociale è aumentata":Euronews

Anche se gli allenamenti sono ripresi, almeno all'aperto, con adeguate precauzioni sanitarie, la frequentazione delle palestre in Ungheria sta tornando solo lentamente ai livelli di prima della pandemia.

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