Brasile in piazza contro la violenza e il razzismo

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Di Debora Gandini
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Migliaia di persone in piazza dopo il raid nella favela a Rio. Favelas allo stremo per mancanza di vaccini anti-Covid

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In piazza a San Paolo e Rio de Janeiro con striscioni e slogan contro il razzismo. Migliaia di brasiliani hanno marciato per le vie delle due metropoli per dire stop alla violenza contro le persone di colore. Il corteo è stato indetto dopo il raid della polizia la scorsa settimana in una favela di Rio che si era risolto in un bagno di sangue. 29 le persone che hanno perso la vita negli scontri con gli agenti.

"Non vogliamo che si ripetano più episodi del genere. Purtroppo noi non siamo persone libere. Siamo ancora considerati degli schiavi, dice una donna. Ci uccidono nello stesso modo in cui uccidevano i nostri avi nelle piantagioni di cotone". Stop alle pallottole delle pistole, urlano, basta fame, basta Covid. Anche i neri vogliono vivere.

I quartieri poveri del Brasile sono quelli dove il virus sta facendo una vera e propria strage. Mancano vaccini, mancano cure. L'amministratore delegato della Pfizer per l'America Latina ha fatto sapere che per mesi non ci sono state risposte alle offerte per vendere il vaccino. Una commissione del Senato sta indagando sulla gestione da parte del governo della pandemia che ha ucciso più di 420.000 brasiliani. C’è chi punta il dito sulla gestione del Presidente Jair Bosonaro. Il ministero della Salute aveva firmato un contratto con Pfizer a marzo. Il primo milione di dosi di Pfizer è arrivato alla fine di aprile. Troppo poco per un Paese allo stremo.  

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