OMS: "Servono più vaccini e aiuti per i paesi poveri". Danimarca blocca Johnson & Johnson

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Di Debora Gandini
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L'OMS chiede alle nazioni del G7 di aiutare i paesi più deboli nella lotta al Covid. Intanto la Danimarca sospende Johnson & Johnson

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L’Europa prosegue la campagna di immunizzazione ma dalla Danimarca arriva uno stop a un altro vaccino. Dopo Astrazeneca, il Paese ha deciso di bloccare l’uso di Johnson & Johnson, motivando la decisione con le preoccupazioni per dei gravi effetti collaterali legati alla formazione di coaguli di sangue. Il prodotto monodose non era ancora in uso ma erano state ordinate 7 milioni di dosi. Secondo l'Autorità sanitaria danese i benefici di J&J non superano i rischi di possibili effetti avversi.

Il Regno Unito prosegue nella sua corsa in Europa sul fronte dei vaccini anti Covid e supera il traguardo dei 50 milioni di dosi somministrate, inclusi oltre 15 milioni di richiami. Secondo il premier Boris Johnson l'obiettivo è di garantire la copertura di tutti gli adulti over 18 residenti nel Paese con almeno una dose al massimo entro il 31 luglio.

La corsa nella vaccinazione di massa intanto sta dando i suoi primi effetti. Secondo gli esperti dell'Organizzazione mondiale della Sanità dove è stato vaccinato almeno il 50% della popolazione i contagi si sono ridotti in modo significativo. Resta forte la preoccupazione per i paesi più poveri dove i vaccini scarseggiano e la situazione è drammatica.

OMS: più aiuti dal G7 per i paesi poveri

L'agenzia ha chiesto alle nazioni del G7 di supportare il Covax e l'ACT Accelerator per accelerare l'accesso agli strumenti di controllo del virus", ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’OMS. "Avremo bisogno di ulteriori 35-45 miliardi di dollari il prossimo anno per vaccinare la maggior parte degli adulti in tutto il mondo. Un appello dunque ai paesi più ricchi a fare donazioni per non lasciare indietro nessuno.

La proposta avanzata dall'ex primo ministro britannico Gordon Brown è quella di un fondo di 60 miliardi di dollari per un pacchetto di aiuti in vaccini e assistenza sanitaria ai paesi. Per Brown, ora inviato speciale delle Nazioni Unite per l'Educazione globale, il G7 ha il potere e la capacità di pagare quasi due terzi dei costi dando un contributo fondamentale nella lotta al Covid-19.

Intanto da più parti, non solo istituzionali, intanto si fa largo l’ipotesi che per uscire dalla pandemia si debba sospendere la proprietà sui vaccini per essere così più distribuiti in modo più ampio. Una proposta accettata dagli Stati Uniti anche per aiutare i più deboli. La Casa Bianca ha assicurato che presto avvierà colloqui con l'Organizzazione Mondiale del Commercio sui brevetti per i vaccini.

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