Francia, ministri e parlamentari della Repubblica all'omaggio della poliziotta uccisa da un presunto estremista islamico
49 anni, funzionario di Polizia alla stazione di Rambouillet, madre di due ragazze di 13 e 18 anni, ma per il suo killer rappresentava un nemico perché al servizio della Francia. Questo era Stéphanie Monfermé per l'estremista islamico che l'ha assassinata ed è stato a sua volta ucciso dalle forze del'ordine.
Il premier francese Jean Castex rende omaggio con parole di cordoglio all'agente accoltellata a morte, ma anche con una presa di posizione decisa: "Il terrorismo islamista non è altro che fanatismo sanguinario - ha detto Castex - Questo fanatismo ci ha dichiarato guerra, ma è una guerra vile".
5 ministri, oltre a un centinaio tra personalità e parlamentari della Repubblica, hanno partecipato alla cerimonia, organizzata il giorno dopo il funerale privato a cui era presente Emmanuel Macron.
L'ufficio del procuratore nazionale antiterrorismo ha assunto l'indagine sull'accoltellamento del 23 aprile, ma ha rilasciato solo informazioni limitate sui sospetti legami dell'assalitore con l'estremismo.
Il procuratore capo ha detto che l'uomo di origine tunisina, identificato come Jamel G., non aveva precedenti penali o prove di radicalizzazione, e ha detto che gli investigatori stanno cercando di determinare se altre persone o gruppi lo abbiano aiutato o ispirato. Il procuratore ha detto che Jamel G. aveva ascoltato canzoni religiose che incitano alla ``jihad'' poco prima dell'attacco, e i testimoni lo hanno sentito dire ``Allahu akbar'' (Dio è grande, in arabo)'', durante l'attacco.
Il governo ha presentato mercoledì una nuova legge sull'antiterrorismo e l'intelligence, che era stata messa in agenda prima dell'attacco della scorsa settimana.