Boris Johnson: Commissione annuncia indagine sulla ristrutturazione della casa "ministeriale"

Boris Johnson colpisce ancora: la Commissione elettorale britannica ha annunciato l'apertura di un'indagine sulla ristrutturazione dell'appartamento occupato dal premier al n.10 di Downing Street, dopo l'accusa di aver finanziato i lavori attraverso donazioni private.
L'organismo afferma che ci sono "motivi ragionevoli"' per sospettare che sia stato commesso un reato in relazione al modo in cui il lavoro (pari a quasi 100mila sterline, di cui solo un terzo pagato dallo Stato), è stato saldato.
"Signor Presidente, credo di aver risposto a questa domanda più volte - dice Johnson - e la risposta è che ho coperto io i costi, ho soddisfatto pienamente i requisiti da soddisfare".
"Risponda alla domanda - ribatte Keir Starmer, leader dell'opposizione - questo è ciò che il pubblico urla alla tv nei confronti del primo ministro: lui non ha risposto e lo sa, non risponde mai a quella domanda".
Anche un portavoce del Governo, intanto, puntualizza che i costi di ristrutturazione dell'appartamento siano stati sostenuti da Johnson, senza specificare se avesse o meno ricevuto un prestito.
A ciò si aggiungono le recenti accuse di aver pronunciato, lo scorso autunno, frasi scioccanti per opporsi a un nuovo blocco totale: "Lascia che i corpi si accumulino a migliaia", avrebbe detto il premier.