Il 24 gennaio il Portogallo va alle urne. Con un nuovo attore anti-sistema.
La campagna per le elezioni presidenziali portoghesi del 24 gennaio volge al termine. Una campagna che si è svolta in una situazione di stato d'emergenza è che è stata segnata dall'emergere di nuovi attori sulla scena politica.
André Ventura, leader del partito anti-sistema Chega! ("Basta!" in portoghese), sostiene di essere "l'unico candidato di destra" e punta ad andare al ballottaggio con il presidente in carica, Marcelo Rebelo de Sousa.
Una situazione inedita per il Portogallo, paese finora sfuggito alle sirene del populismo che ha incantato molti altri paesi d'Europa. Il candidato di Chega! sostiene di rivolgersi agli elettori stanchi del sistema politico, dell'incertezza e dei problemi economici. José Lourenço, leader di Chega! a Porto, ammette: "Siamo pragmatici. Chega! può essere un successo politico quanto un fallimento. Potrebbe essere una meteora e poi precipitare. Lo sappiamo e non vogliamo che accada".
Il partito è visto come anti-immigrazione e xenofobo, ma respinge le accuse di razzismo. Razzismo che appare essere in crescita, secondo l'ong Sos Racismo, il cui direttore Mamadou Ba afferma di aver ricevuto minacce di morte: "Chega! è due cose. E una non esclude l'altra. La xenofobia e il razzismo sono quasi come gemelli siamesi. Dove c'è xenofobia c'è razzismo e viceversa, perché sono concetti che derivano dall'idea di escludere qualcuno".
Ma Chega! potrebbe davvero andare al potere? Molto potrebbe dipendere dalla possibilità che si presentino ai seggi elettori riluttanti a mostrare il loro sostegno in pubblico, spiega Carlos Jalali, politologo all'università di Aveiro: "Sapevamo che esiste quest'insoddisfazione latente, che non aveva spazio per trovare un'eco, e adesso, con Chega!, comincia ad averlo. Ma Chega! rappresenta solo l'1 per cento dell'elettorato alle legislative. Nel contesto attuale, sembra altamente improbabile diventi una forze dominante nel sistema politico. Sarà interessante vedere se ci sarà quest'effetto degli elettori che si vergognano di dire che votano Chega! È successo alle elezioni presidenziali americane".
Una delle grande incognite in queste presidenziali riguarda quindi gli elettori silenziosi. Si riverseranno sulle urne in massa il 24 gennaio? Altra sfida, la pandemia in corso, che potrebbe avere un impatto sull'affluenza.