La Croazia trema ancora: altra scossa di magnitudo 4. La Croce Rossa Internazionale sul campo. Il presidente Milanovic: "Lavoriamo per la ricostruzione"
Case sventrate, macerie, bivacchi di persone sfuggite alla prima scossa di terremoto - magnitudo 6.4, 7 morti almeno e decine di feriti - e alle successive tre, meno potenti di assestamento, in particolare nell'area di Sisak, a sud est di Zagabria.
La Croazia non ha ancora il tempo di tirare una linea sul drammatico bilancio: molti abitanti della città di Petrinja, tra le più colpite dal terremoto, hanno ricevuto una sistemazione temporanea o sono alloggiati nelle loro auto.
Il presidente croato Zoran Milanovic ha visitato il sito e ha invitato la popolazione a lavorare insieme per la ricostruzione e un nuovo inizio.
Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha dispiegato il suo personale nell'area colpita dal sisma, e sta affrontando la doppia emergenza, in considerazione della possibile diffusione del coronavirus dovuta alle condizioni sanitarie precarie e all'impossibilità di rispettare le misure di distanziamento sociale.
Centinaia di persone hanno cercato rifugio in diverse parti del Paese, aumentando infatti il rischio di trasmissione.
Nelle ultime ore lo sciame sismico (l'ultima scossa di magnitudo 4.0) è stato chiaramente avvertito anche in Friuli Venezia Giulia.