Romania: domenica al voto per le legislative

Il candidato sindaco di Bucarest di USR-PLUS Alliance al voto - archivio 27.9.2020
Il candidato sindaco di Bucarest di USR-PLUS Alliance al voto - archivio 27.9.2020 Diritti d'autore Andreea Alexandru/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Mari Jeanne Ion
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La sfida è tra i liberali di destra e i socialdemocratici ma secondo i sondaggi nessun partito otterrà la maggioranza parlamentare e saranno necessarie alleanze

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La Romania si prepara alle legislative di domenica mentre volge alla fine una legislatura tormentata, segnata da cambi di governo e infine dall'ascesa alla guida dell'esecutivo da parte del partito liberale di destra, partito per cui ora la posta in gioco è molto alta e con la pandemia in corso lancia promesse.

Il partito liberale di destra promette 4,6 miliardi di investimenti in sanità

 "Vogliamo finalizzare il programma di investimenti che abbiamo avviato nel 2020 del valore di 1,3 miliardi di euro - dice Andrei Baciu, Segretario di Stato, Ministero della Salute (partito liberale di destra) - e stiamo cercando di avviare un nuovo programma 2021-2027 che porterà altri 4,6 miliardi di euro al sistema sanitario rumeno. Inoltre, vogliamo aumentare la spesa del bilancio nazionale in quest'area fino al 6% del PIL nel 2024 e cerchiamo anche di modernizzare la legislazione che regola il corretto funzionamento del sistema sanitario". 

La sfida dei liberali è col partito socialdemocratico uscito vittorioso dalle elezioni del 2016 poi travolto dalla corruzione, manifestazioni di piazza oceaniche e non solo. Hanno però ingaggiato nomi di peso come il rappresentante romeno all'OMS Alexandru Rafila, candidato alla camera dei deputati.

Il PSD: creare una rete territoriale di servizi ambulatoriali

"A livello globale, è un fatto riconosciuto che la spesa sanitaria cresce a un ritmo che supera la crescita del PIL - spiega Rafila -  E' molto importante dare la priorità alla spesa pubblica e sviluppare un sistema di assistenza sanitaria primaria attraverso una rete nazionale di centri, specialmente nelle aree rurali. Dobbiamo anche creare unità di servizi di assistenza ambulatoriale nelle piccole città: è una risposta logica per le esigenze sanitarie della popolazione".

I centristi di USR-Plus (renew Europe) probabile ago della bilancia

C'è poi la coalizione centrista USR-Plus, nata in contrapposizione ai socialdemocratici, si propone come il partito del cambiamento. Vlad Voiculescu, ex ministro della Salute, fa parte della coalizione e denuncia che: "La Romania non ha mai avuto una strategia delle risorse umane per il sistema sanitario pubblico. Innanzitutto stiamo parlando di corruzione, di nepotismo, del fatto che la grande maggioranza degli specialisti formati in Romania vuole lasciare o ha già lasciato il Paese per ragioni ovvie come la corruzione negli ospedali, qualcosa che non possono più accettare, o il fatto che non ci siano nuove opportunità di lavoro tranne che per chi conosce qualcuno nel sistema sanitario o all'Università. Ciò è da rivoluzionare nel profondo".

Questa è la seconda chiamata alle urne per i rumeni quest'anno. A settembre il Partito Nazionale Liberale al potere dall'anno scorso, ha battuto di misura il Partito Socialdemocratico alle elezioni locali. Domenica chissà. L'affluenza alle urne è una grande incognita: un recente sondaggio mostra che oltre la metà della popolazione, il 55%, ritiene che le elezioni avrebbero dovuto essere rinviate a causa del Covid-19.

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