Solo qualche centinaio di turisti al giorno potranno riaccedere all'antica cittadella inca di Machu Picchu, dopo 8 mesi di deserto per via della pandemia
La sacra cittadella incaica di Machu Picchu, gioiello del turismo del Perù, ha riaperto a novembre dopo quasi otto mesi di chiusura a causa del Covid-19. Per motivi sanitari, tuttavia, solo circa 700 turisti potranno accedere giornalmente al sito, siamo quindi al 30% del numero giornaliero di visitatori ammessi prima della pandemia.
Una riapertura molto lenta
"Questo sarà un ritorno progressivo, vale a dire che sarà poco a poco, prima la gente del posto (abitanti della regione di Cusco) poi i cittadini (residenti in Perù) e poi i turisti da tutto il mondo": Ha detto la ministra de commercio estero e de turismo peruviano Rocio Barrios.
Sotto una pioggia sottile e grazie ad una illuminazione caleidoscopica è stato celebrato un rituale Inca per ringraziare gli Dei per la riapertura della cittadella, dichiarata patrimonio dell'umanità dall'Unesco nel 1983.
Peruviani resilienti
La riapertura di Machu Picchu mostra "che i peruviani sono resilienti", ha aggiunto la ministra Barrios. Un primo treno di turisti è arrivato il primo novembre in mattinata al Machu Picchu pueblo, la città più vicina al sito inca che beneficia dello straordinario patrionio archelogico locale.