Covid-19, in Europa nel 2020 sono morte quasi 170mila persone in più

Preparazione della bara di una vittima di Covid-19 in Belgio
Preparazione della bara di una vittima di Covid-19 in Belgio Diritti d'autore AFP
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Di Rafael Cereceda
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I dati, chiarisce Eurostat, includono tutti i decessi indipendentemente dalle cause, ma possono essere utili per valutare gli effetti diretti e indiretti della pandemia.

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L'ufficio statistico europeo, Eurostat, indica che quest'anno nei 26 Stati membri si sono registrati 168mila morti in più - nelle settimane tra marzo e giugno - rispetto alla media dello stesso periodo nel quadriennio 2016-2019. Il cosiddetto eccesso di mortalità. 

Il numero più alto di decessi aggiuntivi si è avuto in Spagna (48mila), seguito da vicino dall'Italia (46mila), Francia (30mila), Germania e Paesi Bassi (circa 10mila ciascuno). 

A giugno, il presidente dell'Istat, Gian Carlo Blangiardo, aveva affermato che "l'effetto Covid ha determinato circa 40mila morti in più" rispetto alle attese di mortalità degli anni precedenti, ma "non si tratta di una crescita di mortalità enorme perché nel 2015 l'aumento dei morti è stato di 50mila unità rispetto all'anno prima e nel '56 l'aumento rispetto al '55 e al '57 l'aumento è stato di 50mila".

Paesi e regioni in Europa sono stati colpiti dalla prima ondata di Covid-19 in modo diverso. In alcune parti d'Europa, la differenza rispetto agli anni precedenti è stata molto marcata, mentre altre aree sono state colpite in modo meno grave. 

L'analisi Eurostat mostra che i tassi più alti di decessi aggiuntivi si sono registrati nelle aree della Spagna centrale e del Nord Italia. Rispetto al numero medio di morti per gli anni dal 2016 al 2019, l'aumento maggiore nel numero dei decessi è stato notato a Bergamo, con un picco nella settimana 12 dell'895%, seguita da Segovia in Spagna (634%) nella settimana 13. 

I restanti 21 Stati membri hanno registrato tutti insieme 25mila morti in più rispetto alla media dei quattro anni precedenti. L'animazione mostra l'evoluzione dal 24 febbraio al 28 giugno 2020.

I dati, chiarisce Eurostat, includono tutti i decessi indipendentemente dalle cause, ma possono essere utili per valutare gli effetti diretti e indiretti della pandemia. 

Il picco di 36mila morti in più rispetto alla media quadriennale è stato raggiunto nella settimana tra fine marzo e inizio aprile, quando quasi tutta l'Ue era in lockdown. Da inizio maggio la curva è scesa.

Eurostat
Decessi settimanali in Spagna (giallo), Italia (blu), Francia (verde), Germania (azzurro), Olanda (arancione) e negli altri Paesi assieme (rosso)Eurostat

"La lotta al coronavirus è la nostra massima priorità" , ha ribadito von der Leyen, tornata a convocare la task force dei commissari per dare risposte agli europei di fronte alla nuova emergenza, anche in termini di armonizzazione dei test e delle regole sui periodi di quarantena.  

Secondo i dati ottenuti dall'ufficio statistico europeo, l'eccesso di mortalità ha riguardato di più gli uomini delle donne a marzo e alla fine di maggio-inizio giugno, ma da metà giugno il numero di decessi è stato equivalente per entrambi i sessi (circa 32mila a settimana).

In termini di fasce d'età, il 96% dei decessi (161mila) si è verificato nella fascia d'età superiore ai 70 anni.

La fascia d'età degli over 90 è stata quella più duramente colpita (circa il 40% dei morti in più rispetto alla media degli anni precedenti), seguita dalla fascia d'età 80-89 (37%) e da quella 70-79 (poco meno del 20%).

Le cifre relative all'eccesso di mortalità sono molto difficili da calcolare, anche perché non includono le cause di morte. In Spagna, ci sono grandi disparità tra i dati pubblicati dall'Istituto Nazionale di Statistica, che da luglio avrebbe contato 11mila morti in eccesso nella seconda ondata di Covid-19, e i dati ufficiali del Ministero della Salute, che indica 5.600 morti per il nuovo coronavirus.

Questa disparità tra il conteggio ufficiale e le cifre dell'anagrafe dell'Istituto Nazionale di Statistica si verifica dall'inizio della pandemia ed è oggetto di discussione tra gli esperti demografici.

Una delle teorie che gli esperti stanno considerando è che la mortalità è aumentata con i decessi legati ad altre malattie, a causa del crollo del sistema sanitario in molte regioni.

Il problema della conta dei morti non è limitato alla Spagna. Un ampio reportage del New York Times stima che ci sono 364mila morti in eccesso in tutto il mondo non fotografati dalle statistiche ufficiali Covid-19.

L'Ue intanto sta affinando la sua strategia di coordinamento per far fronte alla seconda ondata di nuovo coronavirus. 

Dopo il semaforo a quattro colori per indicare il livello di rischio di contagio nei 27 Stati membri, Bruxelles ha dato il via ad un sistema europeo di tracciamento per il coronavirus, con le app di Italia, Irlanda e Germania in grado di comunicare tra loro, e di inviare alert, in caso di situazioni di pericolo. 

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"Altri Paesi si uniranno presto, ha assicurato la presidente dell'Esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen, incoraggiando tutti al loro utilizzo, perché contribuiscono ad abbattere "la catena dei contagi".

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