La militante tedesca, un anno e mezzo dopo Lampedusa, partecipa all'occupazione del bosco plurisecolare di Dannenrod, nella Germania centrale, minacciato da una nuova autostrada
Molti si ricordano di lei quando, al comando della Seawatch 3, forzò il blocco navale portando a Lampedusa 42 naufraghi e per questo venendo arrestata. Un anno e mezzo dopo, Carola Rackete, ambientalista militante tedesca, è impegnata in un'altra battaglia collettiva, la difesa della foresta Dannenrod, nella Germania centrale, minacciata dal progetto di una nuova autostrada.
L'ampio bosco è formato da faggi e querce di oltre tre secoli, e il suo ecosistema offre protezione a molte specie animali a rschio estinzione. Tutto potrebbe sparire per far posto a sei corsie di asfalto.
"La nostra occupazione pone il problema del futuro dei trasporti e delle comunicazioni, ma parte dal fatto che non si possono costruire nuove autostrade in momenti di crisi ambientale come questo. Serve una moratoria di tutti i progetti infrastrutturali, che debbono di nuovo venire esaminati alla luce degli obiettivi climatici fissati alla Conferenza di Parigi".
L'occupazione della foresta di Dannenrod è iniziata nel 2019, per iniziativa di gruppi anarchici e di sinistra, e il numero dei militanti che si aggiungono ai primi occupanti continua a crescere. Con l'avvicinarsi della stagione di taglio, che comincia il primo ottobre, gli attivisti temono un intervento della polizia, che potrebbe tentare lo sgombero usando la forza.