"La festa è finita": le foto del primo weekend di coprifuoco in Francia

"Sono le nove di sera. Grazie per tornare a casa".
Quasi 20 milioni di francesi a Parigi e in altre otto metropoli da sabato stanno rispettando l'obbligo del coprifuoco dalle 21 alle 6 del mattino - una misura adottata dal governo per frenare la seconda ondata dell'epidemia di coronavirus. "La festa è finita", titola l'agenzia stampa AFP.
Le restrizioni alla circolazione si applicano a Aix-Marseille, Grenoble, Lille, Lyon, Montpellier, Rouen, Saint-Etienne e Toulouse, oltre che all'Ile-de-France.
Si circola solamente per motivi di urgenza medica o con un certificato del datore di lavoro. Possono uscire anche coloro che devono visitare un parente a carico, occuparsi dei loro bambini, rispondere ad una convocazione del tribunale o portare a spasso l'animale domestico.
Per chi va e viene da stazioni e aeroporti, fa fede il biglietto di viaggio.
Nel primo weekend di couvre-feu, da Lille a Parigi, le autorità parlano di regole "molto rispettate" e di violazioni marginali.
La reimposizione da parte della Francia di uno stato di emergenza sanitaria e l'introduzione del coprifuoco sono conseguenza di una "improvvisa e spettacolare accelerazione" nella diffusione del coronavirus, come ha detto giovedì scorso il primo ministro del Paese, Jean Castex.
Negli ultimi due giorni le cifre parlano di circa 30mila positività giornaliere.
Castex ha indicato che il tasso di incidenza nazionale del coronavirus è passato negli ultimi dieci giorni da 107 a 190 casi ogni 100mila abitanti, con "livelli particolarmente allarmanti" in alcune grandi città.
Il ministro degli Interni Gerald Darmanin ha rivelato che saranno 12mila gli agenti delle forze dell'ordine che avranno il compito di garantire il rispetto del coprifuoco.
Ha inoltre ribadito che la violazione delle misure comporta una multa di 135 euro, che sale fino a 7.500 euro - assieme ad una condanna a sei mesi di carcere - per chi ci ricasca tre volte.
Tuttavia, agli agenti di polizia è stato chiesto di mostrare "pedagogia" e "discernimento", valutando "la buona o cattiva fede" delle persone controllate, come indica una fonte della polizia all'agenzia AFP.
Il coprifuoco durerà almeno quattro settimane, che saranno estese a sei se il Parlamento darà il via libera settimana prossima. Il Presidente Macron ha suggerito come data di fine coprifuoco il prossimo 1° dicembre.
La misura ha mandato su tutte le furie i ristoratori, già penalizzati dal lockdown primaverile. Per loro, la "seconda serata" rappresenta gran parte del fatturato.
"Un ristorante inizia a lavorare tra le 19 e le 21. Non capiamo perché il coprifuoco non sia stato fissato alle 23, almeno così da poterci permettere di fare un primo servizio", dice Hubert de Faletans, proprietario del ristorante L'Esprit du Sud-ouest a Blagnac.
Anche il mondo della cultura è in subbuglio e cerca di adattarsi proponendo orari diversi per gli spettacoli, al mattino presto o a fine giornata di lavoro.
Venerdì scorso sono iniziate le vacanze scolastiche di Ognissanti. In Francia, ogni sei settimane circa le scuole chiudono per due settimane ed è tradizione recarsi nei luoghi di villeggiatura.
Il governo non ha vietato gli spostamenti all'interno del paese, ma alcuni territori hanno voluto giocare d'anticipo come la località balneare di Le Touquet, che a sua volta introdurrà un coprifuoco in vista dell'arrivo dei turisti.
Il governo difende il coprifuoco come unica misura per evitare il lockdown totale, in un momento in cui gli indicatori sanitari si stanno deteriorando in tutta Europa.
In Francia continua a crescere il numero di pazienti in terapia intensiva (quasi 1.900 nel weekend), e si teme che gli ospedali saranno presto saturi.
Nella regione Rhône-Alpes, gli interventi non urgenti sono stati posposti di 15 giorni. Secondo l'Agenzia Sanitaria Regionale, il Covid sta "influenzando fortemente l'offerta medica", e c'è "il rischio di saturazione di questi servizi, reale e a breve termine".
Da inizio dell'epidemia, 33.392 persone sono morte a causa del Covid-19. Oggi in Francia la malattia uccide in media poco meno di un centinaio di persone al giorno.