Dopo oltre 24 ore di lavoro, i vigili del fuoco non sono ancora riusciti ad avere la meglio sull'incendio scoppiati in un deposito di munizioni a Ryazan, città a 200 km da Mosca. Evacutate oltre 2.300 persone. Bilancio: cinque feriti, nessuna vittima.
Il fuoco continua a imperversare a Ryazan, città a 200 km a sud-est di Mosca, in Russia.
Da mercoledi sera un incendio ha provocato esplosioni a catena in un deposito che conteneva 75.000 tonnellate di munizioni.
Più di 2.300 persone sono state evacuate dai paesi vicini in un raggio di 5 km.
Cinque feriti, ma nessuna vittima.
Oltre 400 pompieri stanno combattendo, tuttora, per spegnere l'incendio.
Dichiara Nikolai Lyubimov, Governatore della regione di Ryazan:
"La situazione è ancora difficile. Non è chiaro per quanto tempo le munizioni continueranno ad esplodere. Tuttavia, la situazione in termini di evacuazione della popolazione e, soprattutto, della sicurezza delle persone, è sotto controllo".
Il ministero delle Emergenze russo ha inviato sul posto mezzi speciali per spegnere il rogo, compreso un particolare treno antincendio.
Lo stesso ministro delle Emergenze, Yevgeny Zinichev, si è recato nella zona dove è avvenuto il disastro.
I cittadini sfollati sono stati per ora accolti in strutture pubbliche messe a disposizione della regione. Evacuati anche i militari del distretto occidentale responsabile del sito.
Le immagini di fuoco e fumo sono apocalittiche, eppure incidenti come questi sono relativamente frequenti in Russia, a causa delle grandi quantità di vecchie munizioni rimaste nei depositi.
La Procura regionale ha aperto un'inchieste per far luce su eventuali violazioni delle regole sulla gestione delle armi nel deposito.