Per l'Alta Corte spagnola i rider sono dipendenti a tutti gli effetti

La giustizia spagnola rigetta i ricorsi delle piattaforme come Glovo e Deliveroo e chiarisce che il rapporto fra i rider e i committenti sono di "natura lavorativa". Glovo "non è un semplice intermediario nella contrattazione di servizi tra clienti e distributori". "E 'una società che fornisce servizi di consegna fissando le condizioni essenziali per il servizio": si legge nelle carte giudiziarie spagnole.
La sentenze del Tribunale iberico
L'azienda, oltre a fissare le condizioni di lavoro, possiede i beni essenziali che sono necessari per svolgere l'attività, come l'applicazione mobile o gli zaini. "Si avvale di distributori che non hanno una propria organizzazione aziendale autonoma e che forniscono i propri servizi all'interno dell'organizzazione del lavoro del datore di lavoro", si legge nella comunicazione.
Una lunga storia legale
Finora tutte le società di distruzione sono state oggetto di decine di vertenze da parte dei fattorini che lavorano per loro. L'Ispettorato del lavoro ha emesso una manciata di sentenze che riconoscono i prestatori d'opera come lavoratori a tutti gli effetti. Questo processo è andato in parallelo con la nuova regolamentazione che il governo spagnolo sta varando.
La via da seguire
Questa prima tappa che fissa la giurisprudenza dell'Alta Corte, indica la strada per le centinaia di casi aperti nei tribunali e serve anche ad azzerare il modello di "non dipendenza lavorativa" adottato con profitto dalle nuove aziende. Le società incriminate intanto non hanno i fondi per coprire gli oneri sociali. Solo Glovo dovrebbe versare quasi 5,5 milioni di euro di contributi.