Francia, parrucchieri antinquinamento

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Les coiffeurs justes sperimentano il filtraggio delle acque marine usando i capelli, che trattengono grassi e idrocarburi

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Una tecnica per ripulire le acque dall'inquinamento da idrocarburi potrebbe venire inaspettatamente dai parrucchieri francesi, che hanno deciso di usare i capelli lasciati sul campo dai propri clienti per filtrare liquidi su grande scala. L'idea è nata nel dipartimento del Var a un gruppo battezzatosi Les coiffeurs justes. "Una delle caratteristiche dei capelli è di essere lipofili, cioè capaci di assorbire i grassi, così gli idrocarburi si attaccano e possono essere lavati, senza venire assorbiti", spiega Thierry Gras.

Un'intuizione che potrebbe portare lontano. "L'idea di Les Coiffeurs Justes è che possiamo aiutare a ripulire in caso di un grave incidente. Ma sarà possibile anche fare pulizie periodiche di piccoli spazi inquinati", aggiunge Gras. Secondo le statistiche ogni parrucchiere produce 29 chili di capelli all'anno. Di che riempire decine di salsicciotti filtranti che potrebbero rivelarsi capaci di assicurare acqua pulita.

Uno scenario che interessa al sindaco di Cavalaire sur mer, Philippe Leonelli: "Pensiamo di intervenire passando attorno al porto, dato che l'acqua piovana raccoglie idrocarburi al suolo prima di arrivare in mare. E vorremmo convincere a fare lo stesso anche altri porti". Grazie a una rete tra professionisti Les coiffeurs justes ricevono capelli da 3300 parrucchieri, avendone raccolto finora 40 tonnellate, pronte per una produzione su scala industriale.

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