Cinque milioni e 600 mila studenti sono tornati fra i banchi in dodici regioni
Primo giorno di scuola per cinque milioni e 600 mila studenti in dodici regioni italiane, oltre alla provincia di Trento. Un test cruciale nel Paese primo focolaio europeo del Covid, dove la situazione è relativamente tranquilla e gli allievi sono potuti tornare in classe a sei mesi dall'ultima campanella.
Davanti al liceo Visconti di Roma i ragazzi trattegnono a stento l'emozione: "Dopo così tanto tempo passato a casa è quasi una liberazione tornare in classe", dice Giorgio, uno studente. Qui l'ingresso differenziato è riuscito solo a metà e al suono della campanella un po' di assembramento c'è, anche se le mascherine sono al loro posto. "È solo il primo giorno - commenta ottimista Giovanni, al suo primo giorno di liceo - sono sicuro che con il tempo saremo tutti più rispettosi".
A poca distanza la mamma Antonella lo guarda soddisfatta. "Mi sento felice ed emozionata. Per mio figlio è il primo giorno, questo supera tutto, anche il timore che possano esserci dei problemi. Ho comunque molta fiducia negli insegnanti e nei dirigenti scolastici".
In fila per il controllo della temperatura
Una riapertura per tanti, non per tutti: diverse Regioni partiranno con qualche giorno di ritardo, per adeguarsi alle normative anti Covid e in alcuni casi direttamente dopo le elezioni del 21 e 22 settembre.
Gli istituti hannno dovuto adeguarsi a regole stringenti per garantire il distanziamento di un metro. Dove questo non è possibile, rimane l'obbligo di mascherina per tutta la durata delle lezioni.
"Anche se non abbiamo ancora i banchi singoli - spiega la dirigente scolastica del Visconti, Rita Pappalardo - abbiamo assicurato la distanza mantenendo il banco doppio per un singolo studente, oppure posizionando sedie pieghevoli".
Al liceo classico Giulio Cesare, nella capitale, gli allievi aspettano con pazienza il loro turno per entrare, in fila indiana e a debita distanza l'uno dall'altro. Questo istituto ha installato il termoscanner per misurare la temperatura all'ingresso e fornisce percorsi differenziati.
Gli esperti mettono in conto che con la riapertura l'indice di contagio possa salire fino a mezzo punto. Altrove, come in Germania e in Francia la presenza di focolai **ha già portato a richiudere centinaia di scuole. **