Pontedera: nasce "Futuro è ora", il partito degli immigrati di seconda generazione

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Di Giorgia Orlandi
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Diritti fondamentali, cittadinanza italiana, rappresentanza nelle istituzioni: le istanze del nuovo partito degli immigrati, che nasce oggi a Pontedera

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Yassine El Ghlid ha 31 anni, è nato in Marocco e ha ottenuto la cittadinanza italiana a 21 anni.
Yassine è uno dei fondatori del primo partito politico italiano, che rappresenta gli immigrati di seconda generazione. Un movimento di pensiero a favore di una legislazione che garantisca la cittadinanza italiana ai bambini nati in Italia da genitori stranieri. La piattaforma programmatica poggia sulla rivendicazione dei diritti fondamentali per tutti e di una maggiore rappresentanza politica all'interno delle istituzioni locali.

Dice Yassine El Ghlid, fondatore di "Futuro è ora": "Siamo stanchi di dover delegare ad altre persone le domande che ci riguardano. Perché quando si tratta di migrazione, di inclusione sociale, solo chi ha vissuto esperienze simili dovrebbe avere voce in capitolo".

Yassine non è solo. Con lui altre persone con storie simili: Serigne Khadim Dieng è diventato avvocato dopo essersi trasferito in Italia dal Senegal: "Crediamo che chiunque sia nato qui da genitori che sono entrambi immigrati regolari debba avere il diritto alla cittadinanza italiana. L'Italia dovrebbe continuare a essere un Paese accogliente in cui chiunque può realizzare il proprio sogno. Per l'Italia era come il "sogno americano". Vorrei che fosse lo stesso per tutte le persone che arrivano qui oggi".

Una laurea in cantiere, tanti progetti e la difficoltà di ottenere la cittadinanza, racconta invece Sidy Mohamed Gueye: "Non sono sicuro di poter diventare cittadino itaaliano prima di aver conseguito la laurea. Questo mi impedirebbe di lavorare per le istituzioni pubbbliche, il mio sogno".

Ogni membro del gruppo ha un compito. Fiorella Ekwueme è insegnante e ricercatrice. Nonostante sia nata qui e abbia una carriera consolidata, non si sente pienamente integrata nella società.

"Vorrei essere rispettata indipendentemente da chi sono oggi e da ciò che ho realizzato nella mia vita - commenta Fiorella - se cammino per strada non voglio essere avvicinata da un uomo che pensa che io sia una prostituta".

Pontedera, dove nasce "Futuro è ora", è un piccolo centro urbano con una presenza di stranieri tra le più alte della regione Toscana. Alcune delle persone intervistate in città sono a favore del progetto di Yassine, altre sono contrarie. Per i favorevoli non è giusto escludere ragazzi che frequentano le scuole e condividono il percorso dei cittadini italiani. I contrari, intervistati da Euronews, poggiano le loro convinzioni sulla differenza di cultura degli immigrati, anche di seconda generazione.

Nelle more di un dibattito acceso, "Futuro è ora" ci prova: l'obiettivo è, in prima battuta, quello di partecipare alle elezioni locali per poi diventare un partito a livello nazionale.

Perché? Una delle ragioni, anche economiche, è che "gli immigrati regolari contribuiscono al Pil del Paese per il 9%. Per questo motivo, il nuovo partito lavora per partecipare alle elezioni locali per diventare poi un movimento nazionale".

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