Per Gaza il Covid-19 sarebbe una catastrofe. Primi 4 casi di nella Striscia. Ha,mas impone il coprifuoco e il blocco di ogni attività. Sistema sanitario inadeguato in caso di emergenza
Mentre nel mondo si contano milioni di contagiati, 4 positivi possono sembrare nulla. Ma per la Striscia di Gaza questi casi di Covid-19, fuori dai centri di quarantena, hanno fatto scattare il coprifuoco. Il governo di Hamas ha chiuso subito caffè, ristoranti, scuole, istituti pubblici e ogni altra attività.
Fino ad ora i casi di coronavirus nella Striscia si riferivano solo a persone che rientravano dall’estero e che transitando dai valichi, soprattutto quello di Rafah, al confine con l’Egitto. Tutti sono stati fermati e messi in quarantena in appositi “check point sanitari” predisposti sul posto.
Per Gaza il Covid sarebbe una catastrofe
La paura è la situazione possa peggiorare, e che il virus si possa diffondere rapidamente tra la gente. Nella Striscia vivono oltre due milioni di palestinesi, uno dei luoghi più sovraffollati e poveri al mondo, segnato da guerre e tensioni, con un tasso di disoccupazione e di povertà superiore al 70%.
Un'escalation di casi farebbe tracollare un già fragile sistema sanitario, che non sarebbe io grado di fornire cure adeguate a tutti i pazienti. Per Gaza il Codiv-19 sarebbe un'ecatombe. Inoltre dal 2007, da quando Hamas ne ha preso il controllo, sulla Striscia vige un embargo imposto da Israele che limita l’ingresso di merci e la mobilità dei suoi abitanti.