Migliaia di manifestanti per ricordare il manifestante ucciso dalla polizia, secondo la compagna. Mentre la versione ufficiale - smentita da un video - parla di una miccia esplosa in mano
I bielorussi non hanno più paura ed escono allo scoperto, in migliaia, per ricordare l'uccisione del manifestante durante le proteste di lunedì scorso. Proteste che non si fermano da una settimana e contestano le elezioni truccate del 9 agosto, da cui è uscito vincitore Lukashenko, al potere da 26 anni.
Guardate bene le immagini del servizio. Dal 00:36 ci sono le immagini girate dall'Associated press lunedì scorso. Le forze dell'ordine sono in assetto antisommossa, poi improvvisamente entra nella scena un uomo con una maglietta bianca, perde sangue dal petto, si accascia a terra. È lui Alexander Taraikovsky, il manifestante ucciso. Per la polizia è morto con un esplosivo che gli è rimasto in mano, ma come avete visto le mani erano intatte.
La sua compagna lo riconosce nel video:
I bielorussi non sono da soli. L'Unione europea ha preso una posizione netta, lo stesso hanno fatto Estonia, Lettonia e Lituania. Ma Lukashenko può contare sul sostegno di Putin, che gli ha promesso una mano per sedare le proteste.
La sfidante di Lukashenko, Svetlana Tikhanovskaya, che si è rifugiata in Lituania, ha chiesto ai suoi concittadini di manifestare pacificamente anche domenica 16 agosto.