Perdite miliardarie per Eni, Total e Shell nei primi sei mesi del 2020

Primi sei mesi del 2020 in profondo rosso per i giganti europei dell'energia. La guerra dei prezzi, ma soprattutto l'impatto del Covid-19 sui mercati, ha lasciato il segno nei conti di Eni, Total e Shell.
Nel secondo trimestre dell'anno Total ha fatto registrare una perdita di 8,4 miliardi di dollari: per la compagnia francese si tratta della prima perdita netta dal 2015. A pesare la caduta dei prezzi del greggio e dei margini di raffinazione.
È andata ancora peggio a Shell: tra aprile e giugno il gruppo anglo-olandese ha fatto registrare un rosso di oltre 18 miliardi di dollari, causato dalle enormi svalutazioni di attività colpite duramente dalla pandemia.
Conti in rosso anche per Eni, sebbene le perdite siano più contenute rispetto a quelle dei concorrenti: l'azienda italiana ha chiuso il primo semestre con perdite per 7,3 miliardi di euro, di cui 4,4 nel secondo trimestre. Un dato che ha spinto Eni a tagliare gli investimenti e a rivedere la sua politica sulla distribuzione dei dividendi.