E intanto, la Grecia introduce l'obbligo di test per chi arriva dai Balcani
Il rientro alla normalità sembra più travagliato del previsto in Spagna, dove i contagi sono tornati a crescere fino a toccare mercoledì, il picco piu alto dalla dalla riapertura del 22 maggio.
Non va meglio nelle località turistiche dove le amministrazioni devono vedersela con ospiti indisciplinati: sull'isola di Maiorca, le autorità hanno deciso di chiudere i locali nelle vie della movida a Magaluf ed Ed Arenal.
Ma in tutto il paese si cerca di stroncare sul nascere ogni focolaio Covid: mercoledì - dopo un braccio di ferro legale tra i giudici e il governo regionale - circa 160.000 persone nella città di Lleida in **Catalogna, **sono state rimesse in isolamento.
Romania, appello ai cittadini
Anche in Romania nel frattempo il governo ha prolungato di un altro mese l'attuale stato di emergenza. Il Paese è investito da un'importante ondata di casi, oltre 640 nelle ultime 24 ore.
In un discorso televisivo, il presidente Iohannis ha sottolineato che indossare una mascherina e mantenere le distanze sono le armi che tutti hanno a disposizione contro questo nemico.
"Non dobbiamo perdere quanto abbiamo guadagnato finora. Siamo una nazione potente e insieme possiamo superare tutto questo".
Controlli tra Grecia e Balcani
Con l'aumento dei contagi in diversi Stati balcanici, al confine tra Grecia e Bulgaria sono entrati in vigore controlli sanitari più severi.
Per tutti i viaggiatori che entrano in Grecia c'è ora l'obbligo di portare con sé i risultati negativi dei nuovi test per il coronavirus, rilasciati nelle precedenti 72 ore .