Covid-19: le goccioline infettano l'aria più di quanto si pensi

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Diritti d'autore Ben Margot/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
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Covid-19, un gruppo di scienziati accusa l'OMS: goccioline infettano l'aria più di quanto si pensi

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La diffusione del coronavirus nell'aria e il relativo livello di contagiosità sono uno dei tanti aspetti ancora oscuri della malattia. Le goccioline infette, a quale distanza e quanto possono farci ammalare? Un gruppo di scienziati ha accusato l'organizzazione mondiale della sanità di ignorare il rischio legato alla diffusione aerea del coronavirus. Sostengono che il virus può rimanere nell'aria per lunghi periodi, che può diffondersi per metri e fare degli spazi chiusi ambienti altamente contagiosi.

E' scritto in una lettera aperta firmata da 239 ricercatori provenienti da 32 Paesi.

La lettera dei 239 scienziati oltre a terremotare l'OMS potrebbe aprire la strada a nuove norme sull'uso di mascherine in ambienti chiusi e sulla ventilazione per esempio degli ospizi e degli ospedali. Ma prima della ventilazione c'è la mascherina. Anche La Royal society ha sottolineato l'importanza di indossare mascherine, lo ha fatto anche il professor Paul Edelstein, emerito di patologia e medicina di laboratorio alla Medicine Perelman School of Medicine, University of Pennsylvania: "Indossare una maschera aiuta a prevenire la trasmissione di goccioline, di grandi e di piccole dimensioni; e comunque se una particella catturata dalla maschera poi viene espulsa come aerosol di piccole dimensioni", ha spiegato.

A giorni la tesi dei 239 scienziati, anticipata dal New York Times, verrà pubblicata su una rivista scientifica e sarà un altro colpo per l'OMS che dopo la lettera degli scienziati ha iniziato a cambiare registro. "Riconosciamo che le prove stanno emergendo in questo ambito e quindi dobbiamo essere aperti a questa possibilità e alle sue implicazioni, nonché alle precauzioni che devono essere prese", ha dichiarato Benedetta Allegranzi, un funzionario dell'organizzazione, parlando di diffusione aerea del virus. La possibilità di trasmissione per via aerea in luoghi pubblici particolarmente affollati non può essere esclusa. Le prove devono tuttavia essere raccolte e interpretate", ha spiegato ancora Allegranzi, raccomandando "un'efficace ventilazione in luoghi chiusi ed una distanza fisica". Quando ciò non è possibile, si consiglia di indossare una mascherina.

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