The Brief From Brussels: il recovery fund e le nuove tasse europee

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Diritti d'autore Michael Probst/Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Isabel Marques da Silva
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Come verranno ripagati i 750 miliardi di euro che la Commissione UE prenderà in prestito dai mercati finanziari per poter finanziare la ripresa economica?

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L'UE ha proposto un piano di risanamento da 750 miliardi di euro, ma come raccoglierà i fondi per salvare l'economia europea?

Un modo è quello di creare nuove tasse comuni per pagare parte della cifra.

Per quanto riguarda le imprese, la Commissione vuole poter riscuotere le imposte sulle società. Attualmente gli Stati membri trattengono nel loro erario nazionale i proventi di queste imposte. Una idea è quella di tassare i giganti della tecnologia della Silicon Valley.

Sven Giegold, eurodeputato tedesco ed esperto di fiscalità spiega che

“C’è un grande vantaggio con la web tax: può essere attuata unilateralmente dagli Stati membri senza che questo abbia un effetto negativo sulle loro economie perché il luogo della tassazione è stabilito dai consumi, mentre la tassazione classica delle società si riferisce al luogo di produzione. La web tax è un buon sistema per far spingere verso una più ampia riforma della tassazione delle società ".

Sul piano ecologico ecco chi potrebbe essere tassato:

- le società che emettono più gas inquinanti;

- le merci provenienti da paesi extra europei che sono meno severi riguardo alle emissioni di CO2;

- I rifiuti di imballaggio in plastica non riciclata

Ma l’idea di un nuovo meccanismo che penalizzi i partner internazionali poco ambiziosi nella politica sui cambiamenti climatici può essere rischiosa, mette in guardia il centro per gli studi delle politiche europee (CEPS).

L'UE non può  creare un automatico adeguamento a queste politiche, a meno che non si voglia una guerra commerciale con alcuni Stati. Queste politiche dovrebbero essere introdotte con attenzione, assicurandosi che anche i partner commerciali capiscano che si va per gradi.  

Un altro modo per ottenere più risorse è eliminare gradualmente gli sconti concessi ad alcuni dei maggiori contribuenti sul bilancio pluriennale.

Ma in tempi di recessione è improbabile che questo accada e che possano costituire una nuova fonte di entrate.

Anticipando lo scetticismo di alcuni Stati membri, la Commissione ha suggerito di riscuotere eventuali nuove tasse a partire dal 2024, quando il debito inizierà a essere ripagato.

Journalist • Elena Cavallone

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