Norilsk: si rovescia cisterna, 20mila tonnellate di gasolio in un fiume locale

Uno degli impianti della Norilsk Nickel a Norilsk, in Siberia.
Uno degli impianti della Norilsk Nickel a Norilsk, in Siberia. Diritti d'autore SERGEY PONOMAREV/AP2007
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Di Euronews
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Le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza. L'impianto è gestito da Norilks Nickel, uno dei principali produttori mondiali di nickel e palladio

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Le autorità di Norilsk, in Siberia, hanno dichiarato lo stato di emergenza dopo che quasi 20mila tonnellate di gasolio sono fuoriuscite dal serbatoio di un sito industriale, finendo nel fiume Ambarnaya, le cui acque si sono colorate di rosso, come mostrano le immagini diffuse dal Siberian Times.

Il carburante era stoccato nei pressi di una centrale elettrica gestita dalla Norilsk Nickel, il più grande produttore mondiale di palladio e la principale società russa di estrazione e fusione del nichel.

La perdita si è verificata il 29 maggio: stando all'azienda a causarla potrebbe essere stata una degradazione del permafrost che a sua volta avrebbe provocato un cedimento dei supporti della cisterna.

Episodi del genere non sono una novità a Norilsk, noto centro minerario e tra le località più inquinate al mondo. Nel 2016 alcuni gruppi ecologisti avevano denunciato la fuoriscita da una diga di sostanze inquinanti che poi erano riversate nelle acque del Doldykane, un altro fiume locale. Dopo avere inizialmente negato, Norilsk Nickel aveva ammesso le proprie responsabilità.

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