Notte di violenze nelle città statunitensi

Sono proseguite per le quarta notte consecutiva le proteste negli Usa per l'uccisione di George Floyd, l'afroamericano soffocato con un ginocchio da un agente bianco a Minneapolis. Dimostrazioni ci sono state anche in Minnesota, New York, Houston. A Detroit un 19enne è stato ucciso a colpi di arma da fuoco mentre partecipava alle proteste per la morte di Floyd in una spirale di violenze che preoccupa. Il crimine si è verificato poco prima della mezzanotte di venerdì quando un individuo ha sparato più colpi da un veicolo contro un gruppo di persone che protestavano. Il giovane è stato portato in ospedale dove è stato constatata il decesso.
"Ogni volta accade lo stesso.Tutto questo noi non lo vogliamo siamo qui perché siamo tutti fratelli qui. Fratello era anche Martin Luther King...ma allora cosa è morto a fare? Ma Perché ? È uno schifo. - protestano alcuni passanti di Detroit - È morto per far finire al razzismo e lo schiavismo. Ma perché accadono ancora queste cose?"
La piazza insorge anche a Washington
Gravi manifestazioni anche nella capitale Washington dove molti cartelli issati dalla folla chiedono giustizia per George. La polizia è in affanno e là dove è stato proclamato il coprifuoco la situazione è anche peggiore. Bottiglie incendiarie sono state lanciate contro i mezzi della polizia ed è stato bloccato il traffico in diverse arterie di molte ambiti urbani.
George Floyd, 40 anni, è morto lunedì scorso quando è stato arrestato con l'accusa di aver tentato di usare una banconota da $ 20 falsa in un supermercato. Nei video registrati dai passanti viene visto uno dei quattro ufficiali che hanno partecipato all'arresto e che sono stati successivamente espulsi dal corpo.
Da allora, le rivolte causate dalla morte di Floyd si sono diffuse senza sosta in diverse città degli Stati Uniti. Il coprifuoco imposto a Minneapolis (dove si è originato il crimine) non è servito a calmare le acque.