Licenziato il provvedimento che garantisce l'aiuto economico alle persone in difficoltà: una proposta pronta ad approdare in Europa
Parafrasando altri tempi e circostanze, il ''socialismo in un solo Paese'' non è roba per gli spagnoli.
Parte da casa con l**'approvazione dell' "Ingreso mínimo vital (Imv, reddito minimo vitale)**, un sussidio pubblico per le famiglie a basso reddito, da parte del consiglio dei ministri; procede con una proposta rilanciata in Europa per un reddito minimo a tutti i cittadini europei e una nuova politica basata sul principio di solidarietà.
L’Imv della Spagna ammonterà a 462 euro al mese a persona fino a un massimo di 1.015 euro per nucleo familiare, si legge su El País, e sarà cumulabile con altri sussidi.
Si stima che circa centomila famiglie potrebbero ricevere l'aiuto economico a partire dal 15 giugno, ma l'esecutivo ha intenzione di ampliare il programma fino a raggiungere 850.000 nuclei familiari e garantire sostegno a 1,6 milioni di persone sotto la soglia di povertà estrema.
La misura dovrebbe gravare sul bilancio dello Stato per circa 3 miliardi di euro all’anno. Si prevede possa essere finanziata parzialmente attraverso una proposta di "Tobin tax" sulle aziende digitali e sulle transazioni di Borsa.
Spagna: i numeri della crisi economica
La misura approvata dall'esecutivo Sánchez si lega a un contesto sociale emergenziale: in Spagna, il tasso di povertà estrema è quasi il doppio della media europea (12,4 per cento contro 6,9). L’introduzione di un reddito di base era prevista nell’accordo di coalizione raggiunto a dicembre tra il Partito socialista e Unidas Podemos, ma la crisi deflagrata con la bomba Covid-19 ha spinto il governo a mettere mano subito al provvedimento. Tra marzo e aprile le domande per i sussidi di disoccupazione sono aumentate di quasi 600.000 unità.
La disoccupazione in Spagna era già superiore al 13,5% prima della pandemia e il Fondo monetario internazionale ha dichiarato il mese scorso di aspettarsi un aumento del 20,8%.
Secondo i dati preliminari, la crescita nel Paese si è ridotta del 5,2% nel primo trimestre, la peggiore lettura dagli anni Settanta. La stima è che il Pil spagnolo si contragga dell'8% quest'anno.
Chi è ammissibile al reddito minimo vitale?
Per rivendicarlo, le famiglie devono dimostrare di essere in una situazione di vulnerabilità con uno stipendio mensile inferiore a 200 euro o con un reddito medio familiare inferiore a 450 euro a persona.
Il "reddito minimo vitale" può essere cumulato con il lavoro retribuito e con altre prestazioni statali come il sussidio di disoccupazione. Il governo spera di incoraggiare le persone a continuare a cercare lavoro.
In pratica, se un membro della famiglia guadagna meno di 200 euro al mese e il suo partner guadagna 600 euro al mese - in media 400 euro a persona - ha diritto al nuovo aiuto economico.
I migranti che vivono in Spagna da più di un anno potrebbero anche richiedere il nuovo sussidio con la rinuncia al requisito della residenza se la persona è stata vittima di abusi o di tratta.
Possono beneficiare della misura anche gli adulti tra i 23 e i 65 anni che vivono da soli. In totale, circa 2,3 milioni di persone dovrebbero riceverla. L'importo, che ogni richiedente riceverà, varierà tra un minimo di 462 euro e un massimo di 1.100 euro al mese, a seconda che ci siano bambini o adulti disoccupati nella famiglia.
Cosa dicono gli ''sponsor'' del reddito minimo vitale
Il primo ministro Pedro Sánchez , ha descritto l'Imv come "misura storica".
Su Twitter anche Pablo Iglesias, vice presidente del governo e segretario generale di Podemos, sottolinea la conquista di civiltà: "Nasce l'#IngresoMinimoVital, che permetterà a milioni di persone di guardare al futuro senza paura. È il più grande progresso in materia di diritti sociali in Spagna dalla Ley de Dependencia del 2006".
Reddito minimo: una proposta da esportare in Europa
La proposta spagnola di un reddito minimo a tutti i cittadini europei è approdata in Europa: lo chiede il vice presidente e leader di Podemos, Pablo Iglesias, che afferma di lavorare al progetto con i ministri di Portogallo e Italia per chiedere all’Europa un reddito minimo paneuropeo che “stabilisca standard di dignità garantendo i consumi”. Secondo lo schema di Podemos, la Commissione europea dovrebbe stabilire il reddito minimo spettante a ognuno degli stati membri del blocco, a seconda di alcuni fattori, come il Pil e il valore medio dei salari.
L'ipotesi sul tavolo europeo non specifica però l'elemento chiave: come il reddito minimo verrebbe finanziato.