Hong Kong: Regno Unito propone la cittadinanza ai residenti

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ll Regno Unito è pronto a concedere la cittadinanza ad oltre 300.000 residenti di Hong Kong, in risposta alla decisione di Pechino di avallare la legge sulla sicurezza

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Il Regno Unito è pronto a concedere la cittadinanza ad oltre 300.000 residenti di Hong Kong, in risposta alla decisione di Pechino di avallare la legge sulla sicurezza nell'ex colonia britannica.

Tante sono le persone in possesso del passaporto britannico d'oltremare (British National Overseas) rilasciato prima del 1997, anno in cui Hong Kong tornò sotto il controllo cinese.

L'ultimo Governatore britannico di Hong Kong, Chris Patten, accusa la Cina di "comportamenti di bullismo".

"La legge - dice - permetterà che il Ministero di Pubblica Sicurezza, l'equivalente del KGB di Pechino, operi ad Hong Kong: vanta una lunga reputazione di coercizione e tortura e non sarà a Hong Kong".

Il Ministro degli Esteri britannico, Dominic Raab, intende facilitare la richiesta di cittadinanza dei residenti, estendendone il diritto di visita al Regno Unito da sei a dodici mesi.

La proposta di legge sulla sicurezza nazionale della Cina mira a rafforzare il controllo di Pechino su Hong Kong, a coronamento di lunghi mesi di proteste antigovernative.

Gli attivisti di Hong Kong affermano che la legge minerà l'alto grado di autonomia promesso, Pechino invece afferma che Hong Kong è una questione interna cinese e che nessun altro Paese ha il diritto di intervenire.

**La controversa norma

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Il Congresso nazionale del popolo ha approvato la legge sulla sicurezza nazionale per Hong Kong.

La riforma, che non richiede l'approvazione del Parlamento di Hong Kong, fa diventare così un reato opporsi all'autorità di Pechino.

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Tale legge, che punisce separatismo, ingerenza straniera, tradimento e sedizione, potrebbe comportare l'apertura di agenzie di sicurezza cinesi ad Hong Kong per la prima volta, oltre al posizionamento di personale cinese responsabile della Difesa della Sicurezza nazionale nell'ex colonia britannica.

La disposizione, scaturita dalla sessione annuale del Congresso svoltasi sotto intensi controlli anti-coronavirus, mette a dura prova le relazioni con Stati Uniti e Regno Unito: Washington ha già annunciato che non tratterà più Hong Kong come entità autonoma da Pechino.

Nella circostanza, l'Assemblea ha approvato anche il primo Codice civile della Repubblica popolare.

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