Covid Italia: calano ancora i nuovi contagi, morti risalgono a 636

Covid Italia: calano ancora i nuovi contagi, morti risalgono a 636
Diritti d'autore AP/Claudio Furlan/LaPresse
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I dati mostrano una conferma della tendenza positiva per i contagi: ai 636 morti in più rispetto al 5 aprile fanno da contraltare oltre 1.200 guariti giornalieri, e cala anche il dato dei ricoveri in terapia intensiva. E il governo mette sul tavolo 400 miliardi di garanzie

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E' o no il tempo della speranza? Questa la domanda che ossessiona tutti nei giorni del plateau, com'è stato chiamato, quelli in cui l'epidemia di coronavirus in Italia ha raggiunto un altipiano tutto da attraversare, prima della discesa. L'ultimo bollettino della protezione civile parla di un numero di contagi in lieve calo ma di un numero di morti in risalita: 636, 111 in più rispetto al giorno prima.

Il dato che resta preoccupante è comunque quello lombardo, e in particolare a Milano: se Bergamo registra 103 nuovi casi e Brescia 137, nell'area metropolitana milanese sono 308, cui si aggiungono i 112 dell'attigua provincia di Monza. 1.089 i nuovi casi in regione, quasi un terzo del dato nazionale complessivo. C'è però, a parziale consolazione, un rallentamento della dinamica e soprattutto la buona notizia è il calo di ben 95 pazienti in terapia intensiva, ed è questo l'aspetto cruciale. L'assessore regionale, Gallera, ha parlato di "almeno altre 2-3 settimane chiusi in casa", poi probabilmente si riaprirà ma bisognerà continuare a portare le mascherine.

Tornando alle cifre nazionali, anche il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, precisa:

"Meno ricoverati in terapia intensiva e non è il primo giorno, un dato significativo perché la terapia intensiva è il punto più debole della filiera".

Intanto anche la Toscana aha reso obbligatorie le mascherine, come la Lombardia e il Trentino Alto Adige ma prima le distribuisce a tutti i residenti. E la Lombardia ha comunicato che le mascherine arriveranno mercoledì alle farmacie che potranno quindi distribuirle gratuitamente alla popolazione.

Insomma gli enti locali si muovono.

È il caso di alcuni sindaci della Lomellina che hanno iniziato a fare esami del sangue a tappeto ai loro concittadini per cercare gli anticorpi del coronavirus: averli è garanzia d'immunità. Questo lunedì è stato anche il primo giorno di attività dell'ospedale alla Fiera di Milano, mentre anche la marina ha organizzato un ospedale da campo a Jesi nelle Marche, una delle regioni più colpite dal coronavirus e i militari russi montavano i respiratori in un nosocomio bergamasco.

Cala dunque ancora la cifra dei contagi giornalieri in Italia, e questo vale sia per il dato complessivo (3.599) che per quello depurato da deceduti e guariti in giornata (1.941, cioè 3.599 nuovi contagi - 1.022 guariti - 636 deceduti).

Il 5 aprile i nuovi contagi totali erano 4.316, il 4 aprile 4.805: si tratta quindi della terza giornata consecutiva di calo e di un allontanamento significativo dal massimo registrato il 21 marzo, con 6.557 contagi verificati in giornata. Resta però una discesa relativamente lenta, fatta di un'alternanza tra fasi di moderato calo e di nuovo moderata crescita, fasi sempre di 2-3 giorni.

Questo andamento apparentemente altalenante è dovuto anche al fatto che il contagio ovviamente non viene rilevato nel momento in cui avviene, ma quando il paziente si accorge dei sintomi o è costretto al ricovero, e naturalmente vi sono pazienti che maturano i sintomi prima, altri hanno tempi più lunghi.

Da Worldometers.infoWorldometers, dati Italia

Lo stesso vale per i ricoveri, qualunque ne sia l'esito: hanno durate variabili. Non è quindi tanto il darto giornaliero ad essere realmente associabile a una tendenza, quanto la dinamica complessiva: e quella mostra una curva, come detto, in moderato, graduale, ma evidente calo.

Naturalmente la stessa protezione civile che ha fornito i dati raccomanda di non abbassare la guardia, perché la dinamica è frutto dello sforzo collettivo dell'isolamento, e poche disattenzioni basterebbero a vanificare molta parte di quanto fatto.

I provvedimenti del Governo

In serata il Presidente del Consiglio ha comunicato in conferenza stampa una serie di provvedimenti del governo, in materia economica ma anche sulla scuola.

"Una stampella da 400 miliardi di euro alle nostre imprese, 200 per il mercato interno, altri 200 per potenziare il mercato dell'export", ha esordito Conte.

Dal consiglio dei Ministri in pieno stile ''whatever it takes', tutto quel che serve, il Presidente del Consiglio esce con quella che lui stesso definisce "una potenza di fuoco".

"Una cifra enorme, che andrà sia a beneficio del mercato interno sia del nostro export, attraverso prestiti che verranno erogati attraverso i normali canali finanziari, con la particolarità che lo Stato offrirà una garanzia perché il tutto avvenga in modo celere, spedito, sicuro".

Deliberata anche la sospensione di vari pagamenti fiscali e contributi e ritenute anche per i mesi di aprile e maggio.

Il Consiglio dei Ministri ha infine dato il via libera al decreto scuola, che consentirà di fare gli esami "secondo i reali apprendimenti" anche grazie al lavoro sulla didattica a distanza.

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Tra le novità principali del provvedimento le commissioni tutte interne per i quasi 500 mila maturandi. Potrà poi essere modificata la data di inizio delle lezioni per il prossimo anno scolastico, d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni; l'eventuale integrazione e recupero degli apprendimenti relativi a questo anno scolastico potranno avvenire nel nell'anno scolastico successivo.

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