Aeroporti chiusi per coronavirus: l'incubo di chi non può rientrare a casa

Aeroporti chiusi per coronavirus: l'incubo di chi non può rientrare a casa
Diritti d'autore Mark J. Terrill/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Euronews
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Sono molti gli europei bloccati in altri continenti che non riescono a trovare posti sugli aerei per rientrare nei loro Paesi. Appelli ai governi perché potenzino i voli speciali per i rimpatri

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L'emergenza coronavirus ha paralizzato il traffico aereo in tutto il mondo. I Paesi dello spazio Shengen hanno chiuso le loro frontiere per un periodo minimo di 30 giorni. Numerosi gli aeroporti europei che non effettuano più voli, gli ultimi ad annunciare lo stop sono stati quelli di Orly e Beauvais a Parigi e di London City.

In Italia la chiusura degli aeroporti individuati nel decreto 112 del 12 marzo  è prorogata fino al 3 aprile 2020 (tra questi Milano Linate e Bergamo Orio al Serio). Aeroporti di Roma informa di aver predisposto un ulteriore piano di ridimensionamento dell'operatività di Fiumicino.

La Farnesina fa sapere di essere al lavoro per concordare con le compagnie aeree voli speciali per far rientrare in Italia connazionali che si trovano in Paesi che hanno sospeso i voli internazionali.

Sono numerosi gli europei che si trovavano in altri continenti e non riescono a tornare a casa. Abbiamo raccolto alcune testimonianze.

Stephen Meehan, irlandese, è bloccato in Perù, uno dei primi paesi sudamericani a chiudere i confini e a impiegare l'esercito per far rispettare i provvedimenti anti-contagio. Racconta: "Mi hanno detto che avrebbero chiuso le frontiere il giorno seguente. Siamo andati all'aeroporto e siamo stati accolti dalla polizia in tenuta antisommossa e dai militari che sembravano pronti a puntare le armi. Siamo bloccati qui a Lima, tutto quello che vogliamo è tornare a casa".

Yaiza Martín Fradejas, spagnola, ce l'ha fatta e racconta il suo incubo: "All'aeroporto internazionale di Bogotà in Colombia, c'erano altri connazionali che si trovavano nella mia stessa situazione, era davvero difficile trovare posto su un aereo per la Spagna. Alcuni voli erano stati cancellati, altri erano molto costosi".

Victoria Tuckman, cittadina britannica, spera che sua figlia possa tornare presto: "Doveva rientrare oggi dall'Australia via Abu Dhabi, ma tutti i voli sono stati cancellati. Ora lei e la sua amica sono bloccate a Melbourne e non sappiamo come riportarle a casa. In sei la scorsa notte per ore abbiamo cercato online voli che partissero da qualsiasi città australiana per il Regno Unito, passando per il mondo intero, e non abbiamo trovato nulla. L'unico volo costa 14.300 sterline per due persone. Non so come faremo a farle tornare a casa ".

Il presidente argentino Alberto Fernández ha annunciato che il rientro in patria di migliaia di connazionali che si trovano all'estero "è per il momento sospeso" a tempo indeterminato, ed aggiunto che "si cercherà solo di riportare a casa gli argentini over 65", i più vulnerabili nella pandemia di coronavirus.

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