Negozi chiusi, spostamenti ridotti al minimo, divieto di assembramento: anche la Francia si blinda contro l'epidemia
Scuole chiuse, cortili vuoti, strade semideserte: le uniche file nella Francia che si prepara a serrare i ranghi contro l'epidemia, si formano fuori da supermercati e farmacie dove gli ingressi sono già contingentati
Il presidente Macron ha annunciato il blocco del paese per i prossimi 15 giorni, a partire da mezzogiorno di martedi. "Lo sforzo che vi chiedo, non ha precedenti - ha detto al paese - ne sono consapevole - ma le circostanze ci costringono a farlo".
"Siamo in guerra" ha rincarato Macron. "Una guerra sanitaria, certo: non combattiamo un esercito né un'altra nazione, ma il nemico è lì, che avanza invisibile, sfuggente, e questo richiede la nostra mobilitazione generale. Siamo in guerra e tutta l'azione del governo e del parlamento deve essere diretta a combattere l'epidemia".
Nel suo discorso, Macron - che ha rimbrottato tutti coloro che nei giorni scorsi hanno continuato ad affollare bar e parchi pubblici - ha annunciato il divieto di riunirsi con amici e familiari e la limitazione degli spostamenti, sia in città che all'interno del paese, allo stretto necessario.
I francesi saranno autoritzzati a muoversi da casa soltanto per andare al lavoro o per ragioni d'urgenza. Il dispositivo, in realtà. al momento non pare così severo: Macron ha accennato alla possibilità di uscire per fare attività sportive all'aperto, "purché coscenziosamente e in solitaria".
Rinviati inoltre il secondo turno delle municipali e la riforma delle pensioni che sotto natale era costata settimane di scontro sociale durissimo