Dalla promessa di una "commissione geopolitica" alle sfide di Coronavirus e crisi alle frontiere greco-turche. I primi 100 giorni della Commissione von der Leyen. Con i contributi degli europarlamentari Nathalie Loiseau e David McAllister e di Luisa Fondello di Caritas Europa
"Saremo custodi del multilateralismo"
"La mia sarà una Commissione geopolitica". Questa la dichiarazione di intenti della neo-presidente Ursula von der Leyen, alla presentazione della sua squadra, a settembre. Tra le promesse della prima ora, anche quella di battersi per difendere valori e norme europee, nelle nuove sfide a livello mondiale. "Voglio che l'Unione europea sia la custode del multilateralismo - diceva nella stessa occasione -. Perché sappiamo di essere più forti quando facciamo insieme ciò che non riusciamo a fare da soli".
Subito alla prova di crisi e imprevisti
Ambasciatore della missione annunciata dalla presidente von der Leyen, l'alto rappresentante della politica estera dell'Unione, Josep Borrell, ha da allora portato il suo messaggio in lungo e in largo in Europa. Una strada costellata di imprevisti e di crisi, che dal Coronavirus all'emergenza alle frontiere turco-greche, ha stravolto agenda e priorità, imponendo nuove sfide. "Quando abbiamo ricevuto il presidente turco a Bruxelles, abbiamo dato prova di fermezza, dinanzi al suo tentativo di ricatto - l'analisi dell'europarlamentare francese Nathalie Loiseau, del Gruppo Renew Europe -. Da questo punto di vista l'Europa si è fatta rispettare. Assistiamo poi anche a una nuova operazione militare al largo della Libia, per assicurare il rispetto dell'embargo sulle armi. Era tempo che l'aspettavamo".
Le ipotesi di cambiamento
Tallone d'Achille che rallenta l'azione della politica estera è però il presupposto dell'unanimità. Per evitare che il "no" di un solo paese paralizzi tutta l'Unione, Borrell caldeggia una maggiore flessibilità, che si avvalga di un sistema "a due velocità" e di altre possibili sperimentazioni. "Forse, per un certo periodo e su tematiche circoscritte - l'ipotesi avanzata da David McAllister, europarlamentare del Gruppo PPE - si potrebbe sperimentare il voto a maggioranza qualificata. Penso per esempio alle sanzioni".
Missione: Africa
Tra gli obiettivi della Commissione, nel lungo termine, anche la promozione dell'Africa al rango di priorità. Un'iniziativa preannunciata dall'invio di una delegazione ad Addis Abeba, ma che si scontra con le perplessità di alcune organizzazioni umanitarie. "Siamo delusi perché c'è una grande attenzione ai temi della crescita economica e al ruolo del settore privato - dice Luisa Fondello di Caritas Europa -. E non abbastanza, invece, a quelli del sociale, dei servizi pubblici e della lotta a povertà e diseguaglianze, che sono tutte priorità per la popolazione africana".
Ma nell'immediato è soprattutto sui test di Coronavirus e crisi umanitaria ai confini fra Turchia e Grecia, che la Commissione von der Leyen sarà chiamata a una prova di maturità.