È successo a Kerman, cittâ natale dell'alto ufficiale ucciso, nel secondo dei tre giorni di lutto
Almeno 56 morti e più di 200 feriti causati da movimenti inconsulti della folla a Kerman, nella seconda giornata dei funerali solenni del generale Qassim Soleimani, ucciso da un drone statunitense a Baghdad.
Non è chiaro cosa abbia scatenato il panico tra le diverse decine di migliaia di iraniani che hanno preso parte alle esequie, svoltesi nella città natale dell'alto ufficiale ucciso. Le immagini delle telecamere mostrano numerose persone sdraiate al suolo, apparentemente senza vita, e coi volti coperti dagli abiti.
Lunedi a Teheran un milione di persone aveva dato l'estremo saluto a Soleimani, che mercoledi sarà seppellito nella città santa sciita di Qom. Tre giorni di lutto sono un onore mai prima d'ora tributato in Iran, dove la figura del generale ucciso godeva di grande popolarità ed era considerata la figura di un eroe.
Non è la prima volta che in Iran si contano morti a causa della calca. Accadde anche nel 1989 in occasione dei funerali dell'ayatollah Khomeini, padre della Repubblica islamica, quando perso la vita almeno otto persone.