Per la Russia è una spia, resta in carcere l'ex marine Paul Whelan

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Di Galina Polonskaya
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Resta in carcere a Mosca Paul Whelan, l'ex marine accusato di spionaggio e in galera da 11 mesi in attesa di processo. Un tribunale respinge la richiesta di rilascio. L'uomo si dichiara innocente

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Paul Whelan, l'ex marine accusato dalla Russia di essere una spia, resta nel carcere di Lefortovo, a Mosca. Un tribunale della capitale ha respinto la richiesta di rilascio presentata dalla difesa e ha confermato la detenzione fino al 29 dicembre.

L'uomo, collegato in videoconferenza, è apparso fisicamente provato, dopo 11 mesi di galera.

Si considera un prigioniero politico, vittima di un braccio di ferro in corso fra Stati Uniti e Russia, come ribadisce il suo avvocato Vladimir Zherebenkov, che dichiara: "Le relazioni tra i due Paesi stanno toccando il punto più basso, e, quelli che subiscono le conseguenze sono i cittadini di entrambi i fronti. Ma speriamo in un processo equo e in una sentenza favorevole, se il tribunale agirà secondo giustizia. Paul deve essere assolto, non ha commesso alcun crimine".

Secondo la difesa di Whelan il processo dovrebbe avvenire in primavera. Nel frattempo l'obiettivo sarà cercare di ottenere gli arresti domiciliari.

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