Indagate anche 12 persone. Il gruppo aveva armi, esplosivo e gadget fascisti e nazisti
Inneggiavano al fascismo e al nazismo, avevano armi ed esplosivi e sarebbero stato sul punto di usarli, forse compiendo un attentato contro la moschea di Colle Val d'Elsa. È quanto ha scoperto una inchiesta della DDA di Firenze, che ha compiuto 12 perquisizioni ed arrestato due persone, Andrea e Yuri Chesi, padre e figlio, trovati in possesso di tritolo, polvere da sparo e ordigni bellici risalenti alla Seconda guerra mondiale. Secondo gli inquirenti il gruppo aveva progettato di far saltare in aria la moschea di Colle Val d'Elsa, ma il progetto naufragò perché si sentivano la polizia addosso e temevano di essere scoperti.
Izzedin Elzir, imam di Firenze, e già presidente delle Comunità islamiche d'Italia, commenta così: "La notizia (...) ha creato tanta paura nella nostra comunità. Certamente queste persone non rappresentano la realtà di Colle Val d'Elsa, la realtà toscana e nemmeno quella italiana. (...) Ringraziamo le forze dell'ordine che hanno fatto un bel lavoro e ringraziamo i nostri concittadini che hanno offerto grande solidarietà alla nostra comunità per dimostrare che questi atti di estremismo e di terrorismo sono atti individuali che non rappresentano nessuno".
La moschea di Colle Val d'Elsa, inaugurata nel 2013, ha spesso registrato episodi di intolleranza, con esponenti politici locali più volte intervenuti compiendo vere e proprie provocazioni, come le scampagnate a base di carne di maiale sui terreni destinati a accogliere il centro di preghiera.
Nel 2006 anche Oriana Fallaci si espresse duramente sull'erigenda moschea, dicendosi pronta "a prendere l'esplosivo e farla saltare".