Ancora una scossa di terremoto, stavolta di magnitudo 6.5, sull'isola di Mindanao, nel sud delle Filippine. Dal 16 ottobre, è la terza scossa devastante che colpisce la zona, altamente sismica. Almeno cinque le vittime.
Terremoti senza fine nelle Filippine.
Un albergo sbriciolato, l**'Eva's Hotel a Kidapawan City**, sull'isola di Mindanao.
"Per fortuna non c'era dentro nessuno", ha commentato il sindaco di Kidapawan, Joseph Evangelista, intervistato da una radio locale.
Un altro terremoto, di magnitudo 6.5, ha colpito giovedi mattina le Filippine meridionali.
E le vittime, in totale, sono almeno cinque.
L'epicentro del sisma è stato individuato a 33 km a nord-est di Tulunan, città nella provincia di Cotabato.
Terremoti senza fine
Dal 16 ottobre è il terzo forte terremoto che colpisce l'isola di Mindanao.
Secondo l'Istituto filippino di Vulcanologia e Sismologia (PHIVOLCS), quella di giovedì potrebbe essere una scossa di assestamento dopo il terremoto di magnitudo 6.6 che ha sconvolto il centro di Mindanao di martedi scorso 29 ottobre, causando almeno otto morti e più di 300 feriti.
Le Filippine si trovano nella cosiddetta "cintura di fuoco" del Pacifico, dove la collisione delle placche tettoniche provoca frequenti terremoti e una significativa attività vulcanica.
Il terremoto più letale dell'arcipelago, da quando sono state misurate le magnitudini, si è verificato nel 1976, causando quasi 8.000 vittime.
Duterte ha sentito la scossa
Il Presidente delle Filippine Rodrigo Duterte, dalla sua città natale Davao City - che si trova a 114 km da Kidapawan e da dove ha comunque avvertito la scossa, ha riferito il suo portavoce - ha assicurato la propria vicinanza alle popolazioni colpite dall'ennesimo terremoto.