Egitto, si conclude il Festival cinematografico di El Gouna fra integrazione e grandi talenti

Amjad Abu Alala, regista di "You will die at 20" vincitore Golden Star
Amjad Abu Alala, regista di "You will die at 20" vincitore Golden Star
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Il premio Golden Star El Gouna per il Film Narrativo, del valore di 50.000 dollari, è andato al film sudanese “You will Die at 20” del regista Amjad Abu Alala

PUBBLICITÀ

Ottantaquattro film, 41 paesi rappresentati, 14 anteprime mondiali, 21 film fuori concorso e 9 giorni di manifestazione. Sono i numeri dell'edizione 2019 del festival cinematografico in Medio oriente, terminato Venerdì a El Gouna nella cornice magica del Mar Rosso, in Egitto, e dagli spalti del teatro Marina della città.

Guarda anche➡️ il servizio del primo giorno del festival

Il premio Golden Star El Gouna per il Film Narrativo, del valore di 50.000 dollari, è andato al film sudanese You will Die at 20 (Morirai a 20 anni). Mentre Corpus Christi, del regista polacco Jan Komasa, ha vinto il premio Stella d'Argento nella stessa sezione.

Il premio per il miglior cortometraggio è andato invece al film, Exam, "Esame", della regista iraniana Sonia Hadad. E il miglior documentario lo ha realizzato Talking About Trees, (Parlando degli alberi) dal Sudan.

A far molto parlare di sé è stato poi il film Noura's Dream (Il sogno di Noura): una grintosa storia tunisina che parla di una donna che intraprende una relazione fuori dal matrimonio mentre suo marito è in prigione.

L'attrice protagonista, Hend Sabry, ha vinto il premio come migliore attrice e ha raccontato a Euronews la complessità dei dialoghi presenti nel film, oltre all'esplorazione promossa dalla pellicola dei tabù culturali:

"Ci sono stati due tre minuti di silenzio dopo il film e le reazioni sono state un pò, non so, spaventate scioccate, soprese. Ed è ciò che il cinema dovrebbe scatenare."

Rebecca McLaughlin di Euronews sottolinea l'aspetto e la funzione sociale del festival che ha definito "Cinema dell'Umanità", dove attori, registi emergenti e noti insieme, provenienti dal Medio Oriente e dal Nord Africa, ma anche da Hollywood, si sono  dati appuntamento a El Gouna per discutere di integrazione culturale nell'industria del cinema. E a proposito di Hollywood non sono mancate soprese sul red carpet. Infatti, ai nostri microfoni, la star Steven Seagal ha parlato di successo perché si crede in qualcosa, la vittoria del karma insomma:

"Secondo la mia modesta opinione si tratta di fare le cose nel modo in cui credi. Se credi abbastanza in qualcosa allora sei nel giusto karma vai avanti e lo rendi possibile".

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Cinema: anteprime al London Film Festival

Ungheria: l'ex meccanico diventato artista, dalle auto alle sculture fatte di metallo

Verona: troppe carezze al seno di Giulietta, statua danneggiata