Pasolini fa "scuola" nel suo Friuli

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Di Cristiano Tassinari
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Si è aperta la seconda edizione della "Summer School" di Casarsa della Delizia (Pordenone) organizzata dal Centro Studi Pasolini per offrire a ricercatori e studenti universitari italiani e stranieri l’occasione di un percorso di approfondimento sull’opera di Pier Paolo Pasolini.

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CASARSA DELLA DELIZIA (PORDENONE, ITALIA) - Pasolini e Casarsa della Delizia, un connubio forse ancora più forte di quello che lo scrittore ebbe con Bologna e con Roma.
È comunque qui che Pasolini ha mosso i primi passi e ha trovato rifugio, e il Friuli l'ha fortemente influenzato. Ed è a Casarsa che, nel Centro Studi Pasoliniani, si è tenuta la prima "Summer School" italiana, pronta a replicare nel 2019.

La seconda edizione ha preso il via ufficialmente mercoledì 11 settembre, organizzata dal Centro Studi Pasolini per offrire a ricercatori e studenti universitari italiani e stranieri l’occasione di un percorso di approfondimento, al più alto livello accademico, sull’opera dello scrittore, poeta e cineasta, che continua ad essere al centro dell’attenzione di studiosi, critici ed artisti in tutto il mondo.

Studenti e dottorandi insieme, tra gli altri, ad una dei due curatori della Scuola estiva, Lisa Gasparotto.

L’iniziativa, che è realizzata con il sostegno del Comune di Casarsa, della Regione Friuli-Venezia-Giulia e della Fondazione Friuli, è curata da Lisa Gasparotto (Università di Milano-Bicocca) e Paolo Desogus (Sorbonne Université, Parigi), in collaborazione con l’Équipe littérature et culture italiennes dell’Università Sorbonne di Parigi, con l’Università degli Studi di Trieste e con la Società per lo studio della modernità letteraria (MOD),

Un momento dell'inaugurazione della "Summer School":

A inaugurare la scuola, insieme al Presidente del Centro studi Piero Colussi, l’assessora regionale alla cultura Tiziana Gibelli, colpita “dalla passione e dall’interesse per Pasolini” da parte di giovani che non ne hanno potuto vivere la contemporaneità” e la sindaca di Casarsa Liviana Clarotto, che ha sottolineato l’impegno del comune affinché “si continui a parlare di lui, che tanto ha dato alla nostra comunità” e parallelamente si sostengano gli studi scientifici sulla sua opera.

Per informazioni: www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it

Flavia Leonarduzzi (consigliera Centro studi), Lavinia Clarotto (sindaca di Casarsa), Piero Colussi (Pres. Centro studi) e Tiziana Gibelli (assessora regionale alla cultura).
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