Sudan: al Bashir alla sbarra per corruzione e riciclaggio

Sudan: al Bashir alla sbarra per corruzione e riciclaggio
Di Eloisa Covelli  Agenzie:  Reuters

L'ex presidente avrebbe ammesso di aver ricevuto 90 milioni di dollari dai sauditi

Alla sbarra l'ex presidente del Sudan Omar al Bashir. Al processo per corruzione e riciclaggio di denaro il suo avvocato ha chiesto la libertà su cauzione. L'ex presidente è comparso in tribunale con la tradizionale tunica bianca dietro a una sbarra mentre ascoltava la deposizione di tre testimoni.

All'apertura del processo il 19 agosto un investigatore ha detto ai giudici che al Bashir ha confessato di aver preso 90 milioni di dollari dai sauditi, per giustificare i soldi confiscati nella sua abitazione dopo l'arresto. 

Al Bashir, che in 30 anni ha resistito a diverse ribellioni, crisi economiche, sanzioni statunitensi e tentativi di colpi di stato, è stato rovesciato dai militari ad aprile dopo le proteste di massa contro il suo governo trentennale. Sulla sua testa pende anche l'accusa del tribunale dell'Aia di genocidio nella regione del Darfur.

Fuori dal tribunale un gruppo di circa 150 sostenitori di al Bashir ha protestato cantando "Siamo uniti dietro il nostro leader".

Un altro gruppo di manifestanti, invece, chiedeva di processarlo per crimini di guerra.

Il suo processo è visto come una prova di quanto le autorità stiano seriamente cercando di cancellare la sua eredità e voltare pagina.

Risorse addizionali per questo articolo • agenzia di stampa ufficiale egiziana Mena

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