Senato, bocciata la proposta della Lega: Conte in aula il 20 agosto

Senato, bocciata la proposta della Lega: Conte in aula il 20 agosto
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Di Gioia SalvatoriEuronews
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Salvini non ritira i ministri e propone di andare avanti per tagliare i parlamentari e evitare l'aumento dell'IVA ma la mozione di sfiducia a Conte resta

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Il senato ha bocciato la proposta della Lega di votare subito la sfiducia. Conte sarà in Aula il 20 agosto, nel pomeriggio. In aula al senato plastica l'immagine della rottura all'interno del governo: i ministri della Lega erano seduti tra gli scranni dei senatori e non nei banchi del governo, dove sedevano solo i ministri del M5s.

Matteo Salvini che ieri sera aveva detto "Vi farò vedere presto che non sono attaccato alla poltrona" lasciando intuire il ritiro dei ministri, prima della seduta del senato ha fatto sapere che no, al contrario, parlerà in aula al senato e non ritirerà i ministri.

In aula si capisce perché non lo ha fatto: per evitare le accuse del M5s di aver mandato all'aria il taglio dei parlamentari e per evitare l'esercizio provvisorio quindi l'aumento dell'IVA, inviso agli imprenditori.

Salvini è convinto che anche facendo subito il taglio dei parlamentari si può votare a ottobre (ma non ha spiegato la tempistica, dato che la riforma costituzionale richiederebbe un referendum e l'aggiustamento della legge elettorale)

Il M5s chiede a Salvini di ritirare la sfiducia a Conte e poi di fare insieme la riforma dei parlamentari ma il leader della Lega dice che no, la sfiducia a Conte resta. Il capogruppo del M5s al senato Patuanelli ha detto: "Unica cosa che non ci intimorisce andare al voto in qualsiasi momento. Il M5S non ha mai paura di chiedere il voto agli elettori".

Matteo Renzi in conferenza stampa al senato ha parlato dettando di fatto la linea. Già note le sue posizioni: accordo con il M5s per mettere all'angolo Salvini. "Io vedo che il Pd che ha decisamente aperto (all'accordo) che c'è discussione in corso", ha detto, aggiungendo che al voto al senato non ci saranno sorprese. Non ha annunciato la nascita del suo partito ma ha detto che non parteciperà alla direzione del partito del 21 "perché porterò un gruppo di ragazzi a una scuola di politica", ha spiegato. Ma lo scavalcamento del segretario è evidente.

Forza Italia, ormai in viaggio verso una coalizione con Lega e FdI, è allineata: per il voto subito: "Noi proponiamo che la mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte sia votata in coda al calendario, chi è vera opposizione dimostri di esserlo". Così in aula al senato Anna Maria Bernini, capogruppo di Fi. "Noi siamo qui in 55 e siamo qui per votare subito questa mozione. C'è chi invece sta preparando nuovi progetti assolutamente contrari alla volontà popolari. La vera barzelletta sarà quando partito di Bibbiano e del vaffa day si metteranno insieme per governare l'Italia. Ci sarà da ridere"

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