Mosca: la manifestazione più imponente contro Putin, arrestata Lyubov Sobol

MOSCA (RUSSIA) - Mosca città in tumulto.
Continua la battaglia dell'opposizione a Mosca, per la quarta settimana consecutiva.
Nonostante la pioggia battente di questo sabato, decine di migliaia di moscoviti (almeno 50.000 per l'associazione "White Counter") si sono dati appuntamento in Corso Sakharov per partecipare alla più grande protesta politica in Russia da anni a questa parte (dal 2011-2013), per chiedere l'accesso a libere elezioni comunali a Mosca anche per i candidati dell'opposizione esclusi dalla commissione elettorale.
275 arresti in tutta la Russia
275 persone sono state arrestate in diverse città russe, compresa la capitale. La manifestazione per le strade di Mosca era stata autorizzata, ma in seguito - quando i manifestanti sono usciti dal perimetro e hanno iniziato a marciare attraverso la città e verso l'amministrazione presidenziale -, sono state arrestate oltre 140 persone. Diverse altre dozzine sono state tratte in arresto a San Pietroburgo, la seconda città del paese.
Tra i manifestanti anche alcune celebrità
Presente anche un'altra star delle musica, il rapper Oxxxymiron, il cosiddetto "Eminem russo" che si è presentato con una t-shirt con scritto "Libertà per Yegor Zhukov", un giovane blogger attualmente in carcere.
Sul palco, si è esibito anche l'altro rapper Face, molto noto in Russia.
Irruzione in "diretta social" della polizia nell'ufficio di Lyubov Sobol
In mattinata, prima della manifestazione, la polizia ha fatto irruzione nell'ufficio di Lyubov Sobol, 31 anni, candidata del'opposizione alle elezioni del consiglio comunale di Mosca, mentre si rivolgeva ai suoi sostenitori sui social media, affermando di avere informazioni su una "violenta provocazione" prevista durante la protesta.
Lyuboy Sobol era finora l'unica candidata a non essere stata ancora arrestata per aver partecipato a precedenti manifestazioni non autorizzate.
Tutto è stato filmato dalla stessa Sobol!
Arresti, indagini e procedimenti penali
Le autorità giudiziarie hanno, intanto, avviato procedimenti penali contro una dozzina di persone per "disordini civili di massa" - in occasione di precedenti proteste -, un reato che comporta una pena detentiva.
È stata anche aperta un'indagine per riciclaggio di denaro sporco sulla fondazione anti-corruzione di Alexei Navalny, uno dei più strenui oppositori del Cremlino.