Un'ala armata dell'opposizione ha però annunciato che non deporrà le armi. Sia il presidente uscente del fronte di liberazione sia il leader degli oppositori di Renamo (resistenza mozambicana), parteciperanno alle politiche
Dopo anni di guerra civile e tregua armata un accordo di pace. È stata firmata questo martedì a Maputo in Mozambico la pace tra il Fronte di liberazione al potere dall'anno dell'indipendenza, il 75, e la Resistenza nazionale mozambicana (Renamo). Non è il primo piano di pace firmato tra le due parti, ma il terzo. Funzionerà? Di certo l'immagine dell'abbraccio tra il presidente Filipe Nyusi, e il leader dell'opposizione Ossufo Momade, a fine cerimonia, passerà alla storia.
Il testo mette fine a 25 anni di conflitto e prevede, tra l'altro, il disarmo del fronte di resistenza. Un'ala massimalista dell'opposizione ha già annunciato che però non deporrà le armi. Nel progetto di pace ci sono in vista anche le elezioni che si terranno a ottobre.
Alla competizione elettorale parteciperanno sia il presidente uscente che il leader dell'opposizione che promettono concorrenza leale. La firma è avvenuta davanti agli occhi di diversi capi di Stato africani e Federica Mogherini, rappresentante per la politica estera dell'Unione europea, in rappresentanza di Bruxelles. L'Unione nel processo di pace, e a sostegno dell'economia locale, ha investito 60 milioni di euro.