Nantes a ferro e fuoco. Polizia accusata di aver ucciso un giovane

Nantes a ferro e fuoco. Polizia accusata di aver ucciso un giovane
Di Alberto De Filippis
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Proteste per il ritrovamento del cadavere di un giovane morto durante un concerto oltre un mese fa. La polizia accusata dai manifestanti, ma scagionata da indagine del ministero degli interni francese

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Sabato  di scontri e arresti a Nantes, in Francia, in occasione di una manifestazione di protesta contro la polizia. Circa 2.000 persone hanno sfilato per protestare contro il comportamento delle forze dell'ordine nei disordini che il 22 giugno scorso hanno provocato la morte di un ragazzo di 24 anni, Steve Maia Canico. Da due giorni il prefetto di Nantes aveva vietato la possibilità di entrare nel centro storico temendo disordini.

La rabbia contro la polizia e il ministro dell’Interno Christophe Castaner, è scoppiata quattro giorni fa, quando le squadre di soccorso hanno ripescato nella Loira il cadavere del giovane dopo più di un mese dalla scomparsa. Il ragazzo aveva partecipato con migliaia di altri alla Festa della Musica che era stata organizzata sul molo del lungo Loira. Alle 4,30 del mattino la polizia aveva tentato di far finire il concerto. Ne erano scaturiti tafferugli e gli agenti avevano caricato per disperdere la folla.

Molti ragazzi si sono gettati nel fiume per sfuggire alla cappa irrespirabile dei lacrimogeni. Un’indagine interna del ministero ha scagionato la polizia per la morte diel ragazzo e questo ha scatenato la protesta.

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