Russia: la raffica di arresti non ferma l'opposizione

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Di Debora Gandini
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Mosca: la raffica di arresti non ferma l'opposizione in vista delle comunali

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In migliaia avevano promesso di prendere parte alla manifestazione di Mosca. E così è stato, sfidando divieti e un’imponente schieramento di agenti. Oltre 1400 gli arresti. Oltre ad Aleksej Navalnyj, ancora una volta arrestato per aver organizzato la protesta, fermati anche altri noti oppositori come Dmtrij Gudkov. Il leader del movimento “Democratici Uniti” si è detto sorpreso ma anche soddisfatto che decine di migliaia di persone siano scese in piazza per una Russia libera.

Una raffica di fermi che non arresta la volontà di continuare a manifestare dopo l’esclusione di molti candidati anti-Putin dalle prossime elezioni comunali. Una decisione che secondo l’opposizione, avrebbe ragioni politiche ma le autorità hanno dichiarato che le 30 persone escluse non erano riuscite a raccogliere il numero necessario di firme. Intanto la portavoce del leader dell’opposizione Alexei Navalny, ha fatto sapere che l’uomo, dopo il mandato d’arresto, è ora ricoverato in ospedale. Al momento la diagnosi parla di reazione allergica acuta con gonfiori e arrossamento della pelle. Ma le cause non sono state rese note.

Al momento gli investigatori russi hanno aperto un'inchiesta su una serie di cortei per "ostruzione al lavoro delle commissioni elettorali". Le proteste per l'ammissione dei dissidenti alle elezioni quindi potrebbero costare agli organizzatori fino a cinque anni di reclusione.

Questo il footage esclusivo della nostra corrispondente, Galina Polonskaya, presente in manifestazione al momento degli arresti.

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