Fu il porporato che spalancò le porte di Cuba ai papi ed ebbe un ruolo più che rilevante nel dialogo fra l'Avana e Washingtion
Verrà ricordato come il cardinale del dialogo ad oltranza Jaime Lucas Ortega y Alamino, ex arcivescovo di Cuba, deceduto a 83 anni come annunciato dalle autorità ecclesiastiche dell'Isola.
Tutte le visite dei papi a Cuba sono opera sua, dalla più recente di Francesco al disgelo che si sperava definitivo della guerra fredda tropicale fra Washington e l'Avana col presidente statunitense Barak Obama, giunto a Cuba nel marzo del 2016.
Papa Wojtyla nell'incrollabile isola comunista
Ma il suo capolavoro era stato aver voluto e promosso la prima visita di un papa nel paese comunista centroamericano, con lo storico abbraccio tra Wojtyla e Fidel Castro.
Il grande intermediario
Ortega ebbe un ruolo da intermediario nel difficile dialogo tra Cuba e gli Stati Uniti che ha portato, nel 2014, alla ripresa delle relazioni tra i due paesi, dopo che i presidenti di allora, Raúl Castro e Barack Obama, avevano chiesto segretamente aiuto a papa Francesco.
Nel 1992 il governo castrista eliminò i riferimenti costituzionali all'ateismo e Ortega fece progredire le relazioni Stato-Chiesa con successo.