Cara Mikonos, prezzi alle stelle e niente remore

L'acqua trasparente, il villaggio curato, il sole, il mare aperto e la vita notturna. Il paradiso? No, l'inferno, se si arriva impreparati sulle spiagge di Mikonos, in Grecia, dove ultimamente 2 bicchieri di prosecco possono costare 140 euro.
Non c'è infatti migliore strategia per difendersi dall'invasione di turisti accaldati, oleati e rumorosi che alzare i prezzi, soprattutto se il pienone è comunque garantito.
Gli scontrini pubblicati sui social dai turisti parlano da soli: 170 euro per una bottiglia di vino, spiagge quasi tutte a pagamento, 6 piatti di calamari a 591 euro, 3 cesar salad 59. Il conto della cena famigliare arriva presto a sfiorare i 1000.
Dimitris Christoforidis, ristoratore, dice che tutto è relativo: "Per la media è cara, sì, ma i ricchi, coi quali parlo ogni giorno, dicono che Mikonos è del 30-40 per cento meno cara di altri posti".
Avanti senza vergogna, dunque, d'altronde, si sa, in Grecia la crisi ha morso e bisognerà pure recuperare qualcosa.
E dove se non sulle coste che furono scenario, per la mitologia, della guerra tra Zeus e i Titani, sulle splendide spiagge immacolate che involgariscono ancora di più il pensiero del vile denaro e evidentemente appannano del tutto, quello del vile ristoratore.