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Figuraccia di tre polizie congiunte

Figuraccia di tre polizie congiunte
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Di Alberto De Filippis
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Un uomo è accusato di essere un barone della mafia dei trafficanti di uomini, ma non era lui.

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Doveva essere la condanna di uno dei trafficanti di uomini più ricercati del pianeta. Un uomo, accusato di aver fatto arrivare in italia migliaia di esseri umani in condizioni bestiali. Un'operazione congiunta delle polizie italiana, britannica e sudanese. Si è trattato però di uno scambio di persona. L'uomo che stava per essere condannato a 14 anni, non era Medhanie Yehdego Mered, un trafficante mai arrestato, ma un eritreo, Medhanie Tesfamariam Behre. 

L'uomo è stato comunque condannato a 5 anni di carcere per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. È stato scarcerato perché aveva già scontato quasi 3 anni da quando, nel giugno 2016, era stato estradato verso l'Italia. La difesa a ripetuto che non c'era un solo testimone che avesse confermato l'identita dell'uomo, un manovale. Persino le prove del DNA non erano state definitive. La procura continuava a insistere perché Behre fosse condannato alla massima pena.

Un'operazione investigativa che avrebbe dovuto essere il fiore all'occhiello delle polizie di tre paesi dunque sembra piuttosto uno film dell'ispettore Cluzot l'investigatore pasticcione.

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