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"L'Iran intende rispettare i termini dell'accordo sul nucleare ma a condizione che lo facciano anche gli europei". Lo ha detto il portavoce del governo di Teheran, Ali Rabiei, in risposta a un appello che era arrivato da Bruxelles.
"Continuiamo a premere sull'Iran affinché non assuma ulteriori atti che possano sabotare l'accordo e anzi torni indietro dalle azioni non coerenti con esso, compresa la produzione di uranio arricchito oltre il limite fissato. Sono in atto molti sforzi al fine di proteggere l'accordo, che secondo noi è un elemento chiave per la sicurezza della regione e anche al di là di essa", ha detto la portavoce dell'Alto rappresentante per la politica estera.
Con gli Stati Uniti che hanno imposto nuove sanzioni e con questo braccio di ferro, il governo iraniano si assicura il favore di quote crescenti di opinione pubblica. "Non ci sono altri modi se non usando la sola leva di cui disponiamo: solo così possiamo fare pressioni sull'Europa e sugli Stati Uniti", dice un ragazzo. "Secondo me non avremo dovuto accettare l'accordo già in partenza. Era logico che gli Stati Uniti non si impegnassero a nulla e che stessero giocando", aggiunge un uomo. "Il governo dovrebbe ascoltare gli Usa e gli Usa dovrebbero ascoltare il nostro governo. Sicuramente ci sarebbero risultati migliori".
Infine, un attacco arriva dal comandante dei pasdaran, Hossei Salami, che ha parlato degli Stati Uniti "dove ci sono milioni di persone sotto la soglia di povertà", come di una "potenza calante".
Per approfondire ➡ Braccio di ferro sul nucleare iraniano